"Sono emozionato, questa è una
squadra che ha già fatto grandissimi risultati e sento una
grande responsabilità e quindi sono molto contento di
accettarla. Anche perché non vedo modo migliore di affrontare la
vecchiaia che accettare certe sfide". Così Julio Velasco nel
giorno in cui, dopo essersi dimesso da allenatore di Busto
Arsizio ("che ringrazio"), è stato presentato come nuovo ct
dell'Italvolley femminile.
"Ho sempre pensato che tutti queste critiche a Davide Mazzanti
(il suo predecessore ndr) fossero ingiuste - tiene a dire
Velasco -: lui è uno che non solo ha vinto con la nazionale ma
anche con i club, e poi è una bravissima persona. Ha dovuto
gestire una situazione complicata, ma a volte i cicli finiscono,
come successe a me quando allenavo la nazionale maschile e lo
dissi all'allora presidente Carlo Magri che mi voleva
confermare".
Velasco ha anche dato indicazioni sul suo staff, che prevede
la presenza di Massimo Barbolini, allenatore di Scandicci, come
suo primo assistente. "Penso che il vice della nazionale debba
essere un tecnico di Serie A/1, quindi ho invitato Massimo
Barbolini - dice il nuovo ct -. Sono convinto che bisogna già
pensare al dopo Parigi, anche se Parigi è un obiettivo così
forte che ora mi fa pensare solo a quello. Ma io voglio un pezzo
da novanta che pensi anche al domani mentre io penserò solo a
Parigi". E ancora a proposito della prossima Olimpiade, alla
quale perlatro le azzurre devono ancora qualificarsi:
"chiederemo a stampa e tifosi di non creare eccessive
aspettative, perché poi non c'è cosa più difficile: guardate
Djokovic, è andato all'Olimpiade per l'oro e non ha preso
neppure il bronzo. Io la cosa che devo fare è creare capacità di
adattamento e gli anticorpi alle difficoltà e alla pressione".
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