Con un "aprile condizionato da
incertezza, sarà primavera fredda anche per i consumi delle
famiglie?" Per Confesercenti "famiglie in difficoltà dopo due
anni di alta inflazione, Def transitorio e difficoltà a trovare
le poche risorse necessarie per il bonus tredicesime non aiutano
ad essere ottimisti". Lo sottolinea l'associazione dei
commercianti commentando i dati Istat sul clima di fiducia di
consumatori e imprese.
"Il fattore incertezza - afferma - condiziona fortemente
l'opinione di imprese e consumatori nel mese di aprile. Dati che
evidenziano come le famiglie, dopo aver contrastato l'inflazione
riducendo la quota destinata ai risparmi, si trovino ora prive
di ulteriori leve con cui conservare i livelli di spesa. Anche
il fronte delle imprese vede una flessione "abbastanza omogenea
tra i diversi settori" con anche il turismo che "mostra segnali
di fragilità, nonostante la tenuta dei flussi di visitatori
dall'estero. A pesare è la frenata della domanda italiana".
In generale, per le imprese, rileva Confesercenti, "la
prospettiva che si apre è che l'economia italiana venga a
ritrovarsi in una situazione in cui nessun settore fornisce più
un sostegno alla tenuta del ciclo economico. Ciò proprio mentre
si pone la necessità di programmare il rientro dal deficit più
alto d'Europa. Per quanto ci riguarda - sottolinea - preoccupa
fortemente una possibile contrazione della propensione di
spesa". Confesercenti "ha già avvertito del rischio che, in caso
di mancata conferma degli sgravi contributivi, la crescita dei
consumi delle famiglie possa segnare un drastico rallentamento
nel 2025, con un incremento pari ad appena lo 0,2%, dall'1%
atteso per l'anno in corso. L'annuncio sulla mancanza di
coperture per il 'bonus tredicesime', rivela quanto sia fondata
questa preoccupazione".
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