La Borsa di Milano (+0,1%) chiude
in lieve rialzo, con gli altri listini europei che si mostrano
fiacchi in vista di indicazioni sull'economica americana e delle
prossime mosse della Fed sul fronte della politica monetaria. In
flessione i rendimenti dei titoli di Stato con lo spread tra Btp
e Bund che scende a 189 punti e il tasso del decennale italiano
al 3,81%.
Seduta in tensione per la Juventus con un avvio in forte calo
per poi concludere a -0,9%, dopo il cambio al vertice e le
contestazioni della Consob sui conti. Ad Amsterdam la
controllante Exor, holding della famiglia Agnelli, ha concluso
la seduta debole, con un calo dello 0,3% a 74,28 euro. A Piazza
Affari scivola Amplifon (-3,2%). Fari puntati sul Tim (-2,3%),
mentre il governo lavora per trovare una strada da percorrere
sulla Rete unica.
Tonico il comparto dell'energia con il prezzo del petrolio in
rialzo. Sugli scudi Saipem (+4,2%), bene anche Eni (+1,2%) e
Tenaris (+2,9%). Corre Erg (+1,9%), nel giorno del debutto sul
Ftse Mib. Il rialzo del prezzo del spinge le utility dove Enel
guadagna lo 0,7%, A2a lo 0,6% e Hera lo 0,5%. Bene anche le
banche con Mps (+4,4%), Intesa (+0,9%), Banco Bpm (+0,6%), Bper
(+0,4%), mentre è in controtendenza Unicredit (-1%).
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