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Scomode verità, il nuovo saggio di Alessandro Di Battista

Scomode verità, il nuovo saggio di Alessandro Di Battista

Esce per PaperFirst con la prefazione di Odifreddi

ROMA, 25 marzo 2024, 18:44

Redazione ANSA

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- RIPRODUZIONE RISERVATA

ALESSANDRO DI BATTISTA, SCOMODE VERITÀ (PAPERFIRST, PP, 160, EURO 15).

La guerra in Ucraina, il massacro a Gaza, la catastrofe in Medio Oriente, il ruolo dei Governi occidentali e dei mass media. Sono le questioni che affronta Alessandro Di Battista nel saggio 'Scomode verità' che sarà in libreria il 26 marzo per PaperFirst con la prefazione di Piergiorgio Odifreddi.
    "La domanda cruciale, che Di Battista ci pone, è cosa dobbiamo fare noi, e da che parte dobbiamo stare. Il suo libro ci aiuta a scegliere con cognizione di causa" dice Odifreddi.
    "Israele è una democrazia e ha il diritto di difendersi": questa, viene sottolineato nel libro, "è la puerile argomentazione utilizzata da buona parte di politici e giornalisti per affrontare il conflitto in Palestina. Chiunque osi raccontare quel che è avvenuto negli ultimi decenni viene descritto come filo-Hamas, come un giustificazionista. Stesso schema utilizzato dalla propaganda del blocco occidentale alla vigilia dell'intervento in Afghanistan quando chi si opponeva a quella guerra veniva descritto come filo-talebano. Per non parlare della narrazione bellicista portata avanti dal sistema politico e mediatico d'establishment sulla guerra in Ucraina".
    "Chi chiedeva un negoziato, chi era contrario all'invio di armi, chi ricordava i morti dal 2014 al 2022 veniva insultato: 'putiniano d'Italia, collaborazionista del Cremlino, pacifinto'.
    Mai abbiamo assistito ad un appiattimento politico e culturale come quello che caratterizza i nostri giorni. Il pensiero critico va disinnescato. Il dissenso (anche quando è maggioritario nel Paese) va denigrato. La Storia non va considerata" viene sottolineato.
    "C'è stato un tempo in cui la politica non aveva così paura di prendere posizione, un tempo in cui gli intellettuali erano pronti a schierarsi, un tempo in cui atlantismo ed europeismo erano cose diverse. Un tempo in cui il conformismo esisteva sì, ma non ne eravamo circondati al punto da non poter più respirare" viene affermato nel saggio.
    Reporter, scrittore e attivista politico, Di Battista nel 2018 ha scelto di non ricandidarsi alle elezioni politiche per dedicarsi alla scrittura e alla produzione di documentari.
    Dopo essere risultato il più votato agli Stati Generali del Movimento ha deciso di lasciare i Cinque stelle in seguito al sostegno dato da questi ultimi al governo Draghi. 
   

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