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"Les pecheurs des perles" in scena al Massimo di Palermo

"Les pecheurs des perles" in scena al Massimo di Palermo

Dal 14 marzo l'opera di Bizet torna dopo circa 70 anni

PALERMO, 10 aprile 2024, 11:44

Redazione ANSA

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- RIPRODUZIONE RISERVATA

Dopo circa 70 anni torna in scena al Teatro Massimo di Palermo "Les pecheurs des perles" di Georges Bizet che a soli 24 anni scrisse la sua prima opera che debutta domenica 14 marzo al Teatro Massimo, alle ore 20;00.
    Negli anni '60 andò in scena la versione strumentata, quindi è legittimo supporre che il pubblico veda quest'opera per la prima volta. A cosa si può attribuire una così lunga assenza? Fin dal suo debutto, nel 1863, i critici e il pubblico furono concordi nel giudicare il libretto come frettoloso. Lo spettacolo è prodotto dall'Opera du Capitole di Tolosa ed è firmato da Angelo Smimmo, che ha riadattato la regia di Thomas Lebrun. E' ambientata nell'isola di Ceylon, tra paesaggi orientali e il mare da cui deriva la richezza dei pescatori. "Les pecheurs - racconta il coreografo-regista - è una fiaba molto francese e molto popolare, in Francia è come "Traviata". Sì, il libretto è molto carente. Ma i librettisti, Michel Carré e Eugène Cormon, come Bizet, nel 1863, erano molto giovani, in soli tre mesi non ci fu il tempo per fare di meglio. L'idea di regia è quella di raccontare una storia sospesa nel tempo, come in un sogno". La protagonista è la palermitana Federica Guida, canta la parte di Leila, un personaggio strano, Ma come in ogni melodramma non può mancare il triangolo amoroso, il tenore, Nadir e il baritono, Zurga, sono molto amici ed entrambi innamorati di Leila, in scena Dmitri Korchak e Alessandro Luongo canteranno insieme un celebre duetto: "Au fond du temple saint".
    Nadir è infatti Dmitri Korchak, reduce dal successo in Norma lo scorso anno e in questi giorni protagonista di Guglielmo Tell alla Scala di Milano. Acclamata a Milano come a Vienna Federica Guida è la bella protagonista "Leila - dice Federica Guida - è vestita come un cielo stellato, piena di gioielli. E' una sacerdotessa molto adornata, ma è pur sempre una donna. L'amore la travolgerà e poiché da bambina aveva salvato la vita di Zurga, adesso lui la salverà insieme all'uomo che ama. Nel terzo atto indosserò una sahari indiano bianco e oro, i colori del lutto, ma il lieto fine concluderà questa storia orientale". In scena fino al 21 aprile.
   

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