"La vicenda della Portovesme srl non è da mettere in capo completamente a questa amministrazione, ma è una partita che il presidente Solinas ha voluto seguire in prima persona, perciò ora bisogna essere conseguenti e pretendere un tavolo con il governo e con i ministeri coinvolti e chiedere all'azienda massima chiarezza sulle sue scelte future, non si può chiudere solo con l'attivazione della cassa integrazione, qui si deve parlare di produzione e di costo dell'energia".
Passa dalla vertenza del Sulcis, con gli operai asserragliati sopra la ciminiera dello stabilimento, il malumore di Forza Italia sulla giunta Solinas. A parlare è Alessandra Zedda, dopo che ieri il coordinatore regionale Ugo Cappellcci ha lasciato il vertice di maggioranza prima che cominciasse, e dopo che oggi in un intervento radiofonico ha sottolineato di "non ritrovarsi più nel modo di operare di questa giunta".
"Da tempo abbiamo rappresentato l'esigenza di dare un passo completamente diverso e portare a casa e a compimento quelle esigenze che i sardi ci chiedono ogni giorno", spiega all'ANSA la consigliera regionale di Fi, che quattro mesi fa ha lasciato la guida di uno degli assessorati di peso dell'esecutivo Solinas, il Lavoro. "Io ho fatto il gesto più forte che si potesse fare anche al fine di dare una scossa e invertire la rotta - chiarisce -, le parole del nostro coordinatore direi che ora suonano come un ultimatum".
"Forza Italia vuole discutere dei temi", precisa e ricorda emergenze come la sanità o la questione energetica "su cui non c'è una linea chiara" e sul metodo: "Le decisioni sul futuro devono avvenire con scelte di maggioranza e di coalizione". Ora gli azzurri attendono una chiamata da parte del presidente Christian Solinas: "Ci aspettiamo una richiesta di chiarimento", conferma Zedda. Intanto in Consiglio regionale alle 17 è convocata una capigruppo in cui si affronterà la vertenza della Portovesme srl.
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