Il tribunale del Riesame di Bari ha
rigettato la richiesta di annullamento della misura degli
arresti domiciliari per Sandro Cataldo, marito dell'ex assessora
ai Trasporti della Regione Puglia, Anita Maurodinoia, accusato
di associazione a delinquere finalizzata alla corruzione
elettorale. Le motivazioni saranno rese note entro 45 giorni.
I difensori di Cataldo, Mario Malcangi e Gianlucio Smaldone,
avevano chiesto l'annullamento della misura evidenziando che il
quadro indiziario contestato dalla Procura fosse "insussistente
perché" perché secondo loro mancava "sia l'associazione per
delinquere finalizzata alla corruzione elettorale sia la
corruzione elettorale stessa, che se c'è è attribuibile ad altri
soggetti".
Ai giudici del Riesame la difesa aveva quindi depositato una
memoria di 44 pagine con numerosi allegati dalla sarebbe emersa
- sostenevano i legali - "la capillare attività politica svolta
dall'indagato che non lo ha mai portato a compiere reati".
Il fondatore del movimento politico 'Sud al Centro' è ai
domiciliari dallo scorso 4 aprile con l'accusa di associazione a
delinquere finalizzata alla corruzione elettorale. Per la
Procura di Bari, Cataldo sarebbe stato il promotore di questa
organizzazione che avrebbe inquinato le elezioni amministrative
di Bari (2019), Grumo Appula (2020) e Triggiano (2020), oltre
che le Regionali del 2020.
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