Paolo Pate, presidente di Amiu
Puglia, si è dimesso dall'incarico dopo essere stato stato
rinviato a giudizio nell'ambito di un procedimento per false
comunicazioni sociali connesso alla sua attività professionale
di commercialista. Lo ha reso noto egli stesso.
Il procedimento, spiega il numero uno dell'azienda che
gestisce la raccolta dei rifiuti nel capoluogo pugliese e a
Foggia, lo vede "imputato al fianco di Alceste e Marco
Cavallari, per aver prestato la sua attività professionale di
commercialista intermediario, abilitato alla trasmissione
all'Agenzia delle entrate e al Registro delle imprese, di due
scritture private di cessioni di quote di srl avvenute fra
febbraio e aprile 2018".
"Tenendo conto del clima politico sorto nelle ultime
settimane - precisa - pur tale procedimento non riguardando in
alcun modo la mia attuale attività prestata come Presidente di
Amiu Puglia spa e nonostante il reato contestatomi non sia
contenuto nell'elenco della Carta di Pisa, che avrebbe dovuto
impegnarmi a rassegnare le mie dimissioni in caso di rinvio a
giudizio, al fine di non mettere in qualsivoglia forma di
imbarazzo le amministrazioni comunali di Bari e Foggia ho
ritenuto opportuno rimettere il mio mandato nelle mani del
Sindaco Decaro".
Lo stesso Pate ricorda in una nota che nel corso dell'udienza
preliminare il pm "data la palese evidenza della mia totale e
assoluta estraneità ai fatti che mi vengono contestati" aveva
chiesto che venisse emessa sentenza di non luogo a procedere.
"Nonostante tale richiesta - dice Pate - il gup ha ugualmente
ritenuto di emettere decreto con cui ha disposto giudizio,
evidentemente per meglio valutare i fatti in dibattimento". "La
circostanza mi coglie sereno - spiega - in quanto in tale sede
avrò certamente e finalmente modo di dimostrare la mia
estraneità alle condotte di cui al capo di imputazione", vicende
che "afferiscono esclusivamente alla mia attività professionale
di commercialista", senza quindi riguardare "la mia attuale
attività prestata come presidente di Amiu Puglia". Peraltro,
altro Giudice civile si è già espresso in maniera favorevole
circa il mio operato, non lasciando, sul punto, margini di
dubbio.
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