"Avevamo trovato un modo per andare
uniti alle elezioni attraverso le primarie. Poteva essere un
laboratorio politico: la città di Bari è la prima volta che il
M5s faceva le primarie insieme al Pd e alla coalizione del
centrosinsitra. Purtroppo così non è stato e di questo mi
dispiace, perché le primarie erano tra due persone specchiate
che sono Vito Leccese e Michele Laforgia". Lo ha detto il
sindaco di Bari, Antonio Decaro, intervistato nel corso di
Tagadà su La7.
Decaro si è riferito alla decisione del M5s di sfilarsi dalle
primare con cui il campo largo avrebbe dovuto scegliere il
proprio candidato sindaco. Conte ha annunciato il ritiro di
Michele Laforgia a tre giorni dal voto dopo la seconda inchiesta
che nei giorni scorsi ha travolto la politica pugliese, ovvero
quella sulla compravendita di voti in cui è indagata anche l'ex
assessora regionale ai Trasporti, Anita Maurodinoia, che si è
dimessa dall'incarico e dal Pd. La prima inchiesta è quella sul
voto di scambio politico-mafioso alle elezioni comunali del
2019, che lo scorso 26 febbraio ha portato a 130 arresti.
Tornando sull'annullamento delle primarie, il sindaco ha
ribadito di "essere dispiaciuto perchè in realtà avevamo fatto
un percorso con il M5s, che nella mia amministrazione è
all'opposizione". "Nell'ultimo anno - ha evidenziato - avevamo
individuato dieci punti del programma che erano poi i dieci
ordini del giorno presentati dal M5s e approvati dalla
maggioranza di centrosinistra. Dovevamo completare questo
percorso entro la fine del mandato e onestamente ci stiamo
riuscendo".
Conte - è stato poi chiesto a Decaro - dice convergete su
Laforgia e risolvete il problema. "Se si vuole trovare una
mediazione - ha risposto il sindaco di Bari - la mediazione
dev'essere fatta tra i due candidati che devono trovare una
soluzione che può andare bene a entrambi, non lo posso fare
certamente io".
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