Un'attesa lunga quattro anni
che terminerà giovedì prossimo quando sarà riaperta al culto la
chiesa cattedrale dedicata a Santa Maria Assunta di Castellaneta
(Taranto). La riapertura avviene dopo i lavori di recupero e
restauro a cui è stata sottoposta a causa della umidità emersa
nel corso di indagini diagnostiche - eseguite anche con
fessurimetri, video endoscopie e georadar - e propedeutiche alla
cantierizzazione.
"Dai lavori sono emerse camere ipogeiche, ossari e cappelle
risalenti al 17-18esimo secolo ma abbiamo deciso di lasciare a
vista le semi colonne che fanno riferimento al precedente
impianto, verosimilmente databile in epoca tardo romanico,
quindi 13-14esimo secolo che sono una testimonianza importante
per la cattedrale", ha spiegato nel corso della conferenza
stampa organizzata nella sede vescovile di Castellaneta, Roberto
Rotondo, funzionario archeologo. Gli interventi, costati 1,1
milioni di euro e finanziati con l'8 per mille alla Chiesa
cattolica, sono iniziati dopo la chiusura - il 2 novembre di
quattro anni fa - e terminati nelle scorse settimane. "L'augurio
è sentire questa cattedrale nuovamente nella centralità del
vissuto e viverla come luogo che diventa un monito soprattutto
per la cultura di quella pietà popolare che è molto stretta
attorno a questo edificio", le parole del vescovo della diocesi
di Castellaneta, monsignor Sabino Iannuzzi.
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