(ANSA) - BARI, 16 MAR - "L'Italia non è un Paese per donne mi
verrebbe da dire e, invece, le donne ci sono e sono pure brave.
Serve un lavoro stabile e dignitosamente retribuito e una rete
pubblica che consenta loro di combinare la cura della propria
famiglia con l'ambizione, legittima, di realizzare i propri
sogni. Si può essere lavoratrice e madre se si abbattono quei
muri culturali che diventano ostacoli sociali ed economici". Lo
ha detto la presidente del Consiglio regionale della Puglia e
vicepresidente del Pd, Loredana Capone, a margine delle
celebrazioni della giornata internazionale della donna nella
sessione plenaria del Comitato Europeo delle Regioni. "Nei Paesi
in cui la parità è praticata per davvero - ha proseguito - la
maternità è preziosa quanto il contributo che una donna che
lavora porta alla propria comunità in termini di Pil. Montagne
di studi dimostrano che il binomio donne - economia è un binomio
perfetto, perché ci guadagnano tutte e tutti, eppure, in Italia,
non esiste ancora un piano strutturale per il rilancio
dell'occupazione femminile".
"Se il tasso di occupazione femminile raggiungesse il 60% il
Pil crescerebbe del 7%. E, invece - ha aggiunto - restiamo il
Paese con le casalinghe più istruite d'Europa che sta ancora
lottando per il salario minimo e la parità retributiva".
"Serve un cambio di passo nella società e nell'economia. In
Puglia abbiamo approvato, ancora prima del governo centrale, la
legge sulla parità retributiva ma siamo la regione in cui alle
elezioni regionale è dovuto intervenire lo Stato per introdurre
la doppia preferenza". "Serve - ha concluso - la piena
convinzione di tutte e tutti, altrimenti anche le migliori leggi
finiranno per essere la splendida cornice di un quadro vuoto".
(ANSA).
Occupazione donne, Capone (Pd) 'manca un piano strutturale'
Vicepresidente partito, 'abbattere i muri culturali'
