"Siamo sommersi da adesioni che
arrivano di ora in ora, soprattutto amministratori locali, di
grandi e piccoli comuni, che già fanno i conti con bilanci
scarnificati e non in grado di dare risposte al crescente
disagio sociale e sono preoccupati delle possibili ricadute di
una autonomia differenziata che scardina unitarietà di diritti e
aggrava i divari territoriale. Ma in piazza con la Cgil e le 30
associazioni promotrici ci sarà una larga fetta del mondo delle
imprese e della cooperazione, con Confindustria e Legacoop, il
mondo accademico con giuslavorista ed economisti, e ovviamente i
vertici della Regione con il presidente Emiliano e la presidente
Capone". Lo dichiara il segretario generale della Cgil Puglia,
Pino Gesmundo, parlando della manifestazione contro l'autonomia
differenziata che si terrà alle 17 in piazza Federico II a Bari.
"Ci sarà la politica - prosegue - con i segretari e attivisti
regionali di partiti e parlamentari, dal Pd ad Articolo 1, dai
Cinquestelle a Sinistra Italiana. Tanti movimenti e comitati. E
ci saranno i rappresentanti di quella marea di associazioni che
ogni giorno qui al Sud, in Puglia, incrocia il disagio di chi
non incontra sufficienti risposte del Pubblico rispetto a tutele
e servizi. E sa bene che non sarà l'autonomia rafforzata ad
affrontare e risolvere, anzi". "Ci saranno ovviamente - conclude
- i lavoratori e i pensionati che sono oggi i più colpiti da una
inflazione che sta impoverendo le famiglie. E tantissimi saranno
i giovani con le associazioni studentesche che sono colpiti da
precariato e mancanza di lavoro al Sud, ancora costretti ad
emigrare come negli anni 50. Queste sarebbero le priorità nel
Paese".
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