A Bruxelles giovedì, oggi ad
Alessandria. Il presidente della Regione Piemonte Alberto Cirio
ha incontrato in Prefettura una delegazione del collettivo
Agricoltori autonomi anche di Asti. "La Regione è al vostro
fianco - ha assicurato - per difendere la nostra agricoltura, le
nostre produzioni e per un'Europa che abbia meno ideologia e più
pragmatismo. Un'Europa che, negli ultimi anni, si è dimostrata
matrigna ma che noi, invece, vogliamo mamma. Da europeista
convinto, voglio un'Europa che non consideri l'agricoltura un
nemico dell'ambiente. I miei nonni mi hanno sempre insegnato
che, proprio grazie agli agricoltori, noi abbiamo la tutela
dell'ambiente". Quindi per il governatore è necessario il
buonsenso, restituendo agli agricoltori il diritto di coltivare
la terra "attraverso il superamento di questi limiti di
percentuali di non lavoro agricolo che sono assurdi. Sono molto
contento che la presidente Giorgia Meloni abbia aperto alla
possibilità di modificare la norma sull'Irpef per i piccoli:
sono il 99% dei nostri agricoltori piemontesi e italiani".
Al governatore Cirio è stato consegnato - come già il 29
gennaio al prefetto Alessandra Vinciguerra e al presidente della
Provincia Enrico Bussalino - il documento con istanze e
richieste del mondo agricolo, in presidio dal 27 gennaio in
viale Milite Ignoto. Documento affidato nelle mani anche del
sindaco Giorgio Abonante.
Tra i presenti al tavolo a Palazzo Ghilini, tra gli altri,
l'assessore regionale Marco Gabusi e Gianluca Colletti, primo
cittadino di Castelletto Monferrato, portavoce anche della
mobilitazione contro la possibile realizzazione del Deposito
Nazionale delle scorie nucleari in provincia e in tutto il
Piemonte.
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