Torino premia due suoi cittadini
che, con le loro azioni, hanno fatto la differenza e "saputo
interpretare lo spirito di servizio alla comunità, di attenzione
soprattutto a chi è in difficoltà che da sempre caratterizza
questa città". Con queste parole del sindaco, Stefano Lo Russo,
questa mattina sono state assegnare le benemerenze civiche al
fondatore del Telefono Amico, Lino De Gennaro, e al brigadiere
capo dei carabinieri Maurizio Sabbatino, che, disarmato e fuori
servizio, era intervenuto per sventare una rapina in farmacia
rimanendo gravemente ferito. "Due persone che si sono distinte
per atti di grande valore", sottolinea la presidente del
Consiglio comunale, Maria Grazia Grippo, mentre il sindaco
osserva che "valori come il senso del dovere, il coraggio,
l'attenzione agli ultimi e ai più fragili sono i messaggi che
cogliamo oggi".
"Per tutta la vita ho inseguito l'utopia e continuo a farlo -
ha scritto in un messaggio De Gennaro, assente per motivi di
salute - e se oggi siamo qui è perché si riconosce che l'utopia
di un mondo amico e fraterno è la più forte che ci sia". Per il
generale di divisione Aldo Iacobelli, comandate legione
Carabinieri Piemonte e Valle d'Aosta "oggi festeggiamo il
coraggio di un nostro figlio, un eroe dei nostri tempi, una
persona semplice, umile, generosa e altruista, che ha sommato
capacità operative e umana sensibilità per contribuire alla
sicurezza sociale". "Chi si arruola nei carabinieri lo fa per
passione e rimane carabiniere sempre - sottolinea Sabbatino - e
quel giorno non ho fatto niente di particolare, ho solo fatto
quello che fa un carabiniere, per il giuramento fatto 35 anni
fa. E non ho ripensamenti - conclude - lo rifarei anche adesso".
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