"La Antonio Merloni Pressure
Vessels di Matelica non è soltanto un'eccellenza produttiva
delle nostre aree interne, ma esprime appieno la capacità delle
nostre comunità di reagire e rialzarsi con tenacia, affrontando
grandi difficoltà per poi tornare a correre". Le parole del
commissario post sisma 2016 Guido Castelli durante
l'inaugurazione della nuova line produttiva nello stabilimento
aziendale, leader nella produzione di bombole per lo stoccaggio
di Gpl, che compie 70 anni, e di una mostra dedicata al
fondatore dell'Eni Enrico Mattei.
"La presenza del ministro Lollobrigida da poi particolare
lustro a questa giornata, confermando l'importanza di questo
stabilimento e la particolare attenzione che il Governo Meloni -
ha aggiunto il Commissario - sta dedicando ai nostri territori
colpiti da sisma e al suo tessuto imprenditoriale. L'anticipo
dell'Iva negli interventi di ricostruzione delle attività
produttive, previsto grazie al Dl ricostruzione, è tra le prove
più evidenti di questo impegno".
"Questa storica realtà del territorio maceratese - ha
proseguito Castelli -, nata su iniziativa di Enrico Mattei,
aveva subito conseguenze significative a seguito del sisma, che
aveva causato danni gravi a tre edifici e lievi a quelli
restanti. Il contributo sisma per la sua riparazione e
ricostruzione, con un importo superiore ai 29 milioni di euro
(sui 37 totali), ha rappresentato il più importante intervento
nei confronti di un'attività produttiva realizzato nel cratere
2016, interessando un'area di 28 mila metri quadrati". Per
"consentire la continuità produttiva, mentre erano in corso i
lavori, si è reso necessario provvedere alla pianificazione
degli interventi prevedendo singole fasi operative,
interconnesse tra di loro". "Nel corso della delicata fase della
delocalizzazione temporanea - ha spiegato il commissario posti
sisma -, abbiamo anche finanziato l'acquisto di nuovi macchinari
delle linee produttive, dalle caratteristiche più evolute
rispetto a quelli precedentemente in dotazione all'azienda. Al
termine di questa fase 'transitoria' quei macchinari sono poi
stati portati e installati nel rinnovato impianto principale,
completando così in modo armonico un processo che ha saldato
ricostruzione, continuità produttiva e sviluppo della produzione
stessa: un riuscito esempio di pianificazione flessibile, capace
di trasformare una situazione critica in una opportunità di
innovazione". I "positivi risultati conseguiti durante i lavori
sono derivati dalla stretta collaborazione e dal confronto dei
tecnici dell'Ufficio speciale per la ricostruzione e dello staff
tecnico dell'impresa, con la collaborazione dell'Ufficio tecnico
del Comune di Matelica".
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