"Nessun maltrattamento" nella casa
di via del Verziere e sugli addebiti mossi al marito non ha "mai
sospettato nulla". Davanti al gip di Ancona Carlo Masini, ha
respinto le accuse di maltrattamenti aggravati e lesioni su
cinque donne con problemi psichiatrici ospitate in una casa
privata a Jesi, Dina Mogianesi, 78enne jesina sottoposta agli
arresti domiciliari dal 17 aprile. Per lei stamattina
interrogatorio di garanzia: gli episodi contestati riguardano
l'attività che ha prestato come volontaria per assistere le
donne con problemi psichiatrici nella residenza privata
affittata dalle ospiti stesse in forma di coabitazione.
L'indagata, assistita dall'avvocatessa Alessia Barcaglioni, è
arrivata a Palazzo di Giustizia attorno alle 10. Le indagini
condotte dalla Squadra mobile di Ancona, coordinata dalla
procura di Ancona, hanno portato il 5 aprile scorso all'arresto
anche del marito, Franco Frantellizzi, 86enne di Jesi, accusato
di violenza sessuale aggravata su quattro delle cinque ospiti
della casa e maltrattamenti in concorso con la moglie; il suo
arresto era già stato convalidato ed è ora ai domiciliari con
applicazione del braccialetto elettronico. L'anziano, che si
occupava di cucinare i pasti, è stato colto in flagranza durante
gli abusi, dai poliziotti che avevano piazzato telecamere nella
casa: l'indagine è scattata dopo le denunce del Dipartimento di
salute mentale perché una delle donne ha raccontato di aver
subito abusi sin dal 2021. Nell'interrogatorio di oggi la
78enne, ha riferito l'avvocatessa, "ha risposto alle domande del
gip; ha fornito chiarimenti, ha contestualizzato la situazione
nell'immobile". L'indagata "ha ribadito che si tratta di un
appartamento privato, che tutori e amministratori di sostegno
avevano notizia di ogni movimento all'interno e di ogni cosa che
avveniva. Ha rigettato le accuse, precisando la propria
posizione anche in relazione alla situazione del marito e della
figlia che sappiamo essere indagata".
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