"Sono già a lavoro per sostituire
il 110% con un aumento del contributo parametrico": è quanto fa
sapere il commissario alla ricostruzione post sisma, Guido
Castelli, nella lettera inviata ai sindaci del cratere sismico
in occasione della Pasqua e che l'ANSA ha potuto visionare.
"Il 110 nella ricostruzione andava e va assolutamente
mantenuto così come previsto dal decreto del Governo, ma resta
macchinoso - spiega Castelli - richiede plafond bancari
difficili da reperire e, terminando nel 2025, non garantisce i
terremotati dei comuni più devastati". Lo scrive al termine di
una "settimana complicata" per la questione superbonus, "ma
fortunatamente conclusasi positivamente", sottolinea il
commissario.
Rivolgendosi sempre ai sindaci, Castelli tiene a evidenziare
che "il 110 in aggiunta al contributo sisma continuerà fino al
31 dicembre 2025" e che "la somma di 330 milioni che ho
personalmente indicato al Mef, quale provvista necessaria per il
periodo aprile-dicembre 2024, è assolutamente sufficiente al
nostro fabbisogno". "Considera - scrive il commissario - che per
i 12 mesi del 2023 - anno record - abbiamo riconosciuto
superbonus per circa 250 milioni, per i nove mesi del 2024
abbiamo, al contrario, ben 330 milioni a disposizione con tutte
le procedure già caricate alla data di ieri, infatti, non
saranno soggette al tetto fissato dal decreto". "Magari li
esaurissimo tutti - conclude Castelli - Vorrebbe dire che
finalmente i tecnici avrebbero depositato le migliaia di
progettualità che ancora mancano all'appello".
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