Taglio del nastro per la prima
criobanca delle Marche ad Ancona con l'obiettivo di mettere a
punto nuovi farmaci per la medicina personalizzata. Il progetto
mette in rete tre università, dieci aziende e la Fondazione
Cluster Marche.
La Criobanca Marche Biobank "mette insieme tutte le migliori
intelligenze della nostra regione: le tre università, la ricerca
scientifica, ma soprattutto anche le aziende farmaceutiche", ha
commentato l'assessore regionale alla Sanità e vicepresidente
della giunta, Filippo Saltamartini, all'inaugurazione avvenuta
presso la Facoltà di Medicina e Chirurgia dell'Università
Politecnica delle Marche.
Il progetto, del valore complessivo di 10,3milioni di euro, è
cofinanziato dalla Regione Marche con i fondi Fesr (5,4milioni),
e da un partenariato costituito da 3 università marchigiane
(Univpm, Uniurb, Unicam), 10 aziende marchigiane (capofila
Diatheva, Angelini Pharma, Bimind, Diatech Pharmacogenetics,
Pharmaprogress, Prosopika, Prosilas, Mivell, Recusol, Gluos) e
dalla Fondazione Cluster Marche.
Campioni biologici, sangue e tessuti, derivanti da donazioni
che i pazienti fanno su base volontaria e con consenso
informato, saranno conservati nella Criobanca, al piano
interrato dell'edificio Murri della Facoltà di Medicina e
Chirurgia, per essere utilizzati "per testare nuovi farmaci e
nuovi dispositivi diagnostici" è stato spiegato durante la
presentazione. L'obiettivo è sviluppare la ricerca scientifica,
condividendone e conservandone i risultati e, soprattutto nuove
terapie personalizzate per tumori (specialmente leucemie acute),
malattie rare e invalidanti, la cosiddetta medicina di
precisione. Tra le linee di sviluppo, anche quella nel campo
della nutraceutica mirata alla prevenzione e alla gestione delle
malattie croniche come il diabete mellito di tipo due e
l'osteopenia.
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