Parlando di banda ultra larga, il
governatore Attilio Fontana ha sottolineato che la Lombardia "è
avanti sul digitale" anche se "c'è ancora molto da fare. Bisogna
cercare di supportare i piccoli Comuni, perché oggettivamente
l'introduzione della banda ultra larga può creare anche delle
criticità per i territori, legate ai lavori infrastrutturali
richiesti, che possono essere percepiti dalle comunità locali
come problematiche. In realtà queste criticità sembrano
facilmente superabili".
Fontana ne ha parlato all'evento 'Infratel incontra le
Regioni - Libertà e democrazia digitale: infrastrutture, servizi
e connettività' a Palazzo Lombardia.
"Siamo in una fase in cui - ha proseguito - dobbiamo
impegnarci con la massima determinazione per arrivare a
rispettare l'invito dell'Europa ad avere entro il 2030
infrastrutture digitali in grado di garantire una connessione
efficiente tra i diversi Stati Membri, cercando di eliminare al
contempo quel 'digital divide' che rappresenta un ostacolo da
superare".
Tra i relatori, fra gli altri, anche il Prefetto di Milano
Claudio Sgaraglia e l'amministratore delegato di Infratel Italia
Pietro Piccinetti.
I Comuni coinvolti in Lombardia nel Piano banda ultra larga
sono più di 1400. In Lombardia si sta anche lavorando per
fornire servizi di connettività a banda ultralarga a 1.343
strutture sanitarie regionali, per 41 Aziende sanitarie.
Anche sul 5G in Lombardia, come si legge in una nota della
Regione, i progressi sono incoraggianti: su 799 siti confermati
per il 'backhauling' (il tratto di reti necessario per
trasportare il traffico dalle reti locali alle reti nazionali),
ne sono stati progettati 474 e realizzati 358. Per quanto
riguarda la densificazione della rete 5G, 38 aree su 190 sono
state completate, in linea con gli obiettivi previsti.
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