Sabato 30 marzo le migliori crew
italiane di hip hop e street dance si affronteranno sul palco
del Teatro Italia di Roma, dalle 10, nell'Italy Hip Hop Dance
Championship (https://linktr.ee/hhiitaly), la qualificazione
italiana utile per conquistare un posto alla finale del World
Hip Hop Dance Championship, il campionato mondiale in programma
a Phoenix (Arizona) dal 3 al 10 agosto.
Sei le categorie in gara, di cui tre composte da 5 a 9
ballerini: Junior (dai 7 ai 12 anni), Varsity (dai 13 ai 17
anni), Adult (over 18). Inoltre, le Mini Crew composte da 3
ballerini, le Junior Varsity Mega Crew e le Mega Crew composte
da 10 a 40 ballerini. Le crew si esibiranno davanti ad una
giuria internazionale composta da giudici certificati ed
affermati provenienti da tutta Europa, guidati dalla direttrice
tecnica di Hip Hop International Italy e giudice mondiale Meg
Vasselli. Tra loro, Andreas Mainz (Germania), Matthew Harding
(UK), Adrienn Rez (Ungheria), Seuline (Francia), Vitor Kpez
(Portogallo) e Miss Funk (Italia). Dalle 20 i team che
supereranno la fase preliminare pomeridiana si esibiranno in una
serata di spettacolo condotta dalla Mc e Dj Kristine, affiancata
dal noto Dj portoghese Gui Mees. I vincitori rappresenteranno
l'Italia nella finale di Phoenix e si sfideranno con le crew
provenienti da oltre 50 paesi di tutto il mondo.
Hip Hop International Italy è diretto dal regista e
coreografo Sergio Iapino che, insieme a Meg Vasselli, Giordano
Di Pietro e Michela Roncarà di Urban Code, ha plasmato
un'occasione imperdibile per tutti gli appassionati di Hip Hop.
"Da molti anni ormai l'hip hop e la street dance sono entrati a
far parte della mia vita, prima come giudice internazionale e
poi come direttore artistico delle qualificazioni italiane",
spiega Iapino. "Ho fortemente voluto questa manifestazione
perché volevo dare ai tantissimi ragazzi appassionati di hip hop
l'occasione per vivere il proprio sogno ai massimi livelli. È
incredibile l'energia positiva e lo spirito di sana competizione
che si respira durante le esibizioni, l'unità che si sviluppa
all'interno delle singole crew, grazie alla quale i giovani
imparano l'importanza di aiutarsi l'un l'altro, di fare squadra,
di lottare tutti insieme per un obiettivo comune. Non una
semplice disciplina sportiva, quindi, ma soprattutto una scuola
di vita".
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