Questa mattina il sindaco di Bologna, Matteo Lepore, e la vicesindaca Emily Clancy, insieme alla delegata al Terzo settore Erika Capasso e alla responsabile ufficio diritti cooperazione e nuove cittadinanze del Comune di Bologna Lucia Fresa, hanno incontrato Palazzo D'Accursio la famiglia senegalese vittima di una aggressione a sfondo razziale nella zona di Corticella.
"Abbiamo voluto incontrare Nabu e la sua famiglia a poche ore dall'aggressione - hanno commmentato il sindaco Lepore e la vicesindaca Clancy - per esprimere a nome di tutta la città solidarietà e vicinanza. Vogliamo dare un segnale chiaro: episodi come quello che ci hanno raccontato oggi non devono accadere e non possono lasciarci indifferenti come comunità.
Tutti siamo chiamati ad una assunzione di responsabilità, Bologna è casa loro e gli saremo accanto anche per quanto sarà necessario dopo la denuncia che hanno già sporto presso i carabinieri, come il supporto psicologico e di accompagnamento per la segnalazione all'Osservatorio per la sicurezza contro gli atti discriminatori (Oscad), attraverso il nostro sportello Antidiscriminazione".
"Come amministrazione - aggiungono - saremo presenti anche al presidio di domani a Corticella alle 19, proprio dove c'è stata l'aggressione. Come città siamo fortemente impegnati per l'inclusione e per contrastare ogni forma di discriminazione, siamo certi che i bolognesi sapranno far senitre la propria vicinanza a Nabu e alla sua famiglia".
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