Se hai scelto di non accettare i cookie di profilazione e tracciamento, puoi aderire all’abbonamento "Consentless" a un costo molto accessibile, oppure scegliere un altro abbonamento per accedere ad ANSA.it.

Ti invitiamo a leggere le Condizioni Generali di Servizio, la Cookie Policy e l'Informativa Privacy.

Puoi leggere tutti i titoli di ANSA.it
e 10 contenuti ogni 30 giorni
a €16,99/anno

  • Servizio equivalente a quello accessibile prestando il consenso ai cookie di profilazione pubblicitaria e tracciamento
  • Durata annuale (senza rinnovo automatico)
  • Un pop-up ti avvertirà che hai raggiunto i contenuti consentiti in 30 giorni (potrai continuare a vedere tutti i titoli del sito, ma per aprire altri contenuti dovrai attendere il successivo periodo di 30 giorni)
  • Pubblicità presente ma non profilata o gestibile mediante il pannello delle preferenze
  • Iscrizione alle Newsletter tematiche curate dalle redazioni ANSA.


Per accedere senza limiti a tutti i contenuti di ANSA.it

Scegli il piano di abbonamento più adatto alle tue esigenze.

Carceri: avvocati Bologna, 'amnistia e indulto non sono eresie'

Carceri: avvocati Bologna, 'amnistia e indulto non sono eresie'

'Sovraffollamento soverchiante, una vita indegna della civiltà'

BOLOGNA, 22 marzo 2024, 13:30

Redazione ANSA

ANSACheck

- RIPRODUZIONE RISERVATA

Il giorno dopo la morte di una detenuta in carcere a Bologna, probabilmente un suicidio, il Consiglio dell'ordine avvocati, che di recente è stato in visita all'istituto, scrive una lettera-appello alle istituzioni.
    "Abbiamo potuto constatare con i nostri occhi - scrive il presidente Flavio Peccenini in una nota - le condizioni non dignitose in cui si trovano a vivere oltre 850 detenuti, su una capienza regolamentare di 500 posti, condizioni che spesso coinvolgono soggetti affetti da patologie psichiatriche e tossicodipendenti. Centinaia di esseri umani senza alcun appoggio esterno, senza speranza di una vita migliore né dentro né fuori dal carcere". Si parla di una situazione "drammatica" con detenuti e personale della polizia penitenziaria che "vivono in condizioni che non sono degne di un paese civile, dove il principio di rieducazione della pena, voluto dai nostri costituenti quale fine ultimo della stesa, è niente più che un miraggio".
    Gli avvocati si rivolgono al sindaco "perché sappia che nella nostra città c'è un luogo dove le vite valgono molto meno di altri luoghi della stessa città, dove queste vite si spengono, nel silenzio dei più, semplicemente per mancanza di speranza".
    Si chiede anche "che la magistratura vada in carcere, veda quello che abbiamo visto noi, parli coi detenuti che hanno parlato con noi".
    E poi l'appello è alla politica: "Non c'è più tempo. La strage nelle nostre carceri è inarrestabile e orrenda, il sovraffollamento è soverchiante, gli organici inadeguati. Presto raggiungeremo i numeri di detenuti che portò nel 2013 la Corte Edu ad infliggere al nostro Paese una umiliante condanna per trattamenti inumani e degradanti". E allora, "di fronte all'incapacità dello Stato di assicurare luoghi e dotazioni adeguate al rispetto dei principi costituzionali e alla dignità dei detenuti e del personale" parole come "amnistia e indulto" non possono "più essere considerate eretiche".
   

Riproduzione riservata © Copyright ANSA

Da non perdere

Condividi

O utilizza