I ragazzi delle scuole bolognesi, un migliaio, e molti altri collegati in streaming da tutta Italia, hanno accolto con un calorosissimo applauso di benvenuto in città i loro coetanei della Youth Symphony Orchestra of Ukraine, il complesso sinfonico giovanile del martoriato Paese invaso lo scorso anno dalla Russia. La più giovane è Oleksandra, ha 14 anni, suona il violino ed è in orchestra da pochi mesi; Nazar è la prima tromba ha 23 anni ed è in orchestra dal 2018: "Una delle cose più importanti che ho imparato in questi anni e che voglio dirvi, è che questa orchestra è una famiglia - ha spiegato ai suoi coetanei italiani - dove non esiste l'io ma solo il voi. Lavorare insieme per raggiungere un obbiettivo comune".
Serhii di anni ne ha invece 18, viene da Kharkiv, la seconda città dell'Ucraina gemellata proprio con Bologna: è scappato dopo che la sua casa è stata distrutta in un bombardamento, portando con sè solo il passaporto e il suo oboe. Ora studia a Madrid. Tutti sperano che la guerra finisca al più presto per poter tornare alla loro vita di sempre. Intanto da agosto la Youth Symphony Orchestra of Ukraine è in giro per l'Europa come partatrice di speranza e di pace. A Bologna, ultima tappa di una tournée che li ha portati, tra le altre città, a Berlino e in Italia a Brescia e Bergamo, questi straordinari strumentisti sono arrivati grazie alla determinazione e alla caparbietà della loro fondatrice Oksana Lyniv, l'attuale direttrice musicale del Teatro Comunale di Bologna.
Ad accoglierli all'Auditorium Manzoni anche il primo cittadino Matteo Lepore: "Bologna è città Unesco della musica. - ha detto - Credo che la musica debba servirci oggi più che mai perché abbiamo bisogno di pace e di amicizia. Ospitare questa orchestra per Bologna ha un grande significato. Fin dal primo momento dello scoppio della guerra abbiamo esposto la bandiera dell'Ucraina fuori dalle finestre del palazzo comunale. Ogni volta che qualcuno pensa alla musica spero quindi che pensi anche alla pace".
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