"Nel 2020 - ha precisato il presidente del Consorzio Marchesini - abbiamo prodotto circa 64 milioni di bottiglie pronte alla vendita: è un bel risultato in linea con i dati dell'anno precedente, nonostante il prezzo medio sia un po' calato. Considerato tutto quello che è successo potremmo dire che è una mezza vittoria, ma non lo facciamo: troppe piccole aziende del vino hanno pagato il gap della ristorazione, e non sono riuscite ad allargare le vendite agli altri canali distributivi. Siamo perciò mezzi contenti sia per la riduzione in valore del prodotto sia per la perdita, diciamo così, di biodiversità: su oltre 300 aziende della Valpolicella non tutte hanno saputo affrontare la Gdo. E per tutti nel 2021 va ricostruito il rapporto con la ristorazione. Questo ci preoccupa, ma l'apertura dopo le 18 delle enoteche, come chiesto al governo Draghi, potrebbe essere di aiuto".
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