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Sassotondo, vini maremmani di profonda identità

Sassotondo, vini maremmani di profonda identità

La presentazione a Milano con Edoardo Ventimiglia

MILANO, 13 dicembre 2023, 18:05

Redazione ANSA

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- RIPRODUZIONE RISERVATA

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Presentati a Milano i vini dell'azienda "Sassotondo" nelle varie declinazioni di Ciliegiolo ed il progetto "Ritorno", con il proprietario e produttore Edoardo Ventimiglia. In abbinamento alla degustazione i piatti dello chef Andrea Provenzani proprietario del ristorante "Il Liberty".
    I 13 ettari di vigneto di Sassotondo, cantina fondata nel 1989, si trovano a Sovana, nella Maremma Toscana in provincia di Grosseto. Da questi vengono prodotte in media 50.000 bottiglie di vino l'anno, suddivise in 13 etichette che comprendono diverse sperimentazioni e cinque tipologie di Ciliegiolo. La gestione è biologica certificata dal 1994.
    Un termine che ben descrive il lavoro di Carla Benini e di Edoardo Ventimiglia è "artigianalità", non intesa come semplicità, bensì come sintesi continua di ricerca e sperimentazione, passione viscerale per il territorio e i suoi vitigni e grande rispetto del tempo, elemento fondamentale della viticoltura. Il terreno, un altopiano tufaceo a nord del fiume Lente, a metà strada tra Pitigliano e Sovana, già utilizzato dagli etruschi per lil medesimo scopo, è l'altro affascinante elemento, che rende i vini di Sassotondo piena espressione maremmana.
    Il Ciliegiolo fu individuato nel 1991, un impianto che risaliva al 1960, grazie ai consigli lungimiranti dell'enologo Attilio Pagli, che tutt'ora segue la produzione, venne deciso di valorizzarlo. Nel 1997 esce la prima etichetta. Il Ciliegiolo è una varietà particolarmente versatile, viene allevato con il sistema guyot per contenere la naturale vigoria del grappolo ed è capace di reggere con pienezza l'incedere del tempo, tanto quanto di farsi apprezzare per la notevole freschezza nelle annate correnti.
    In degustazione "Monte Calvo", il nome deriva da un antico piccolo vulcano, che affina in acciaio e passa in legno per dodici mesi. Uno spettro olfattivo speziato e aromatico, a tratti balsamico, al palato giunge un sorso elegante e vellutato, avvolgente con lungo e fascinoso finale. "San Lorenzo" anch'esso Ciliegiolo in purezza nasce da un singolo "cru" che guarda Pitigliano. Uve raccolte rigorosamente a mano e 18 mesi di affinamento in botti di rovere. Un vino dai sentori di frutta rossa e e spezie intense, con un sorso avvolgente, bilanciato e di grande freschezza.
    Presentato e degustato anche "Ritorno" un Etna Bianco superiore da uve Carricante in purezza, che nasce da uno specifico progetto che i proprietari di Sassotondo hanno avviato con Graspo (gruppo di ricerca enologica per la salvaguardia della biodiversità). Il nonno di Ventimiglia, il Barone Gaetano, era catanese, presidente della squadra di calcio della città e celebre direttore della fotografia cinematografica. Ritorno è dunque sì, un vino di eccellenti qualità olfattive e gustative, ma anche uno strumento per riscoprire le proprie origini. I proventi della vendita, andranno a finanziare la ricerca, condotta dall'Università di Catania, sulle coltivar autoctone da salvaguardare e da far riemergere nella storia della viticoltura dell'Etna e del nostro Paese.
   

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