Latte San Ginese di Capannori
(Lucca) "non deve chiudere, ci aspettiamo che i vertici
dell'azienda responsabilmente a questo punto ritirino la
procedura di licenziamento collettivo nei confronti dei 26
lavoratori. E' importante l'impegno che il vicepresidente e
assessore all'agricoltura Stefania Saccardi ci ha manifestato
assumendosi l'incarico di convocare l'azienda al tavolo di
crisi". Lo riferisce Amedeo Sabato, segretario Fai-Cisl Toscana
Nord dopo il tavolo di crisi tenuto stamani a Firenze in
Regione.
Per Fai Cisl è "una prima tappa importante per scongiurare il rischio di perdere la storica azienda di Capannori e disinnescare i 26 licenziamenti annunciati con lettera dalla San Ginese-Arborea di Capannori il 31 gennaio".
"A questo punto - aggiunge Sabato - è auspicabile il coinvolgimento delle associazioni degli allevatori che insieme a tutti gli attori possono cercare la soluzione anche attraverso un soggetto esterno ad Arborea", intanto "prosegue lo stato di agitazione dei lavoratori e, responsabilmente, 'sciopero lavorando': tutti indossano la fascia 'Io Bevo latte San Ginese', per sostenere un'importante campagna di solidarietà più diffusiva possibile".
Per Fai Cisl è "una prima tappa importante per scongiurare il rischio di perdere la storica azienda di Capannori e disinnescare i 26 licenziamenti annunciati con lettera dalla San Ginese-Arborea di Capannori il 31 gennaio".
"A questo punto - aggiunge Sabato - è auspicabile il coinvolgimento delle associazioni degli allevatori che insieme a tutti gli attori possono cercare la soluzione anche attraverso un soggetto esterno ad Arborea", intanto "prosegue lo stato di agitazione dei lavoratori e, responsabilmente, 'sciopero lavorando': tutti indossano la fascia 'Io Bevo latte San Ginese', per sostenere un'importante campagna di solidarietà più diffusiva possibile".
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