Confrontarsi sulle criticità e migliorare tutti gli strumenti a disposizione per dare risposte agli agricoltori. Questi i temi affrontati oggi nella prima riunione del tavolo tecnico sulla Pac (Politica agricola comune), convocato in maniera permanente al Ministero dell'agricoltura, della sovranità alimentare e delle foreste; incontro a cui hanno partecipato le organizzazioni maggiormente rappresentative del comparto. Ne da notizia lo stesso Masaf. La riunione è stata aperta dal ministro Lollobrigida e coordinata dal Capo di Gabinetto del dicastero, Raffaele Borriello, per avviare un confronto tecnico-politico sulle modifiche da apportare, nell'immediato, sulle misure della Politica agricola comune. Allo stesso tempo, si è iniziato a ragionare in prospettiva per immaginare una nuova Pac, a partire dal 2027. L'obiettivo, spiega il ministero in una nota, "è farsi trovare pronti alle prossime sfide. Perché questo strumento, se ben attuato, può diventare un elemento a difesa del reddito degli agricoltori e essere all'altezza delle esigenze del modello produttivo italiano, per continuare a creare ricchezza".
Durante l'incontro è stata anche descritta l'attività di dialogo in corso a Bruxelles, nel solco della sovranità alimentare, un concetto da continuare a valorizzare. La prossima settimana si terrà una nuova riunione con le maggiori associazioni e saranno coinvolte anche le organizzazioni minori del comparto.
Confagricoltura, al lavoro per portare proposte al Consiglio agricoltura Ue
"Un confronto costruttivo che ha portato la questione nelle sedi opportune". Così il direttore generale di Confagricoltura, Annamaria Barrile, definisce i primi risultati del Tavolo tecnico sulla Pac, convocato stamani al Masaf in maniera permanente su richiesta di Confagricoltura, per arrivare ad una proposta unitaria sui temi caldi per il settore primario in relazione alla politica agricola comune.
"Apprezziamo - sottolinea Barrile - l'intervento immediato del governo sulla normativa nazionale e la volontà di lavorare in vista della prossima programmazione. Ora, occorre agire velocemente su alcuni temi della Pac, come gli ecoschemi e il regime sanzionatorio, oltre a rivalutare le politiche sulla condizionalità rafforzata e la soglia dei pagamenti nel nuovo contesto".
Sarà una tabella di marcia serrata, spiega la Confederazione, per far sì che il ministro Lollobrigida porti al Consiglio agricoltura Ue il 26 febbraio, giorno in cui Confagricoltura ha convocato l'assemblea proprio a Bruxelles, le proposte di modifiche alla Pac necessarie nell'immediato e per fornire le indicazioni fondamentali per la definizione dell'impianto della prossima programmazione.
"La nostra posizione che da sempre è stata critica rispetto all'attuale Pac in quanto inadeguata rispetto alle reali esigenze di produttività e competitività delle imprese agricole - conclude Barrile - è oggi condivisa a livello diffuso. Segno che la linea intrapresa da Confagricoltura è quella giusta".
Riproduzione riservata © Copyright ANSA