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Gli ippopotami comparsi in Europa 500 mila anni fa

Gli ippopotami comparsi in Europa 500 mila anni fa

Lo dimostra l'analisi di un cranio fossile rinvenuto a Roma

04 dicembre 2023, 09:39

Elisa Buson

ANSACheck

Esemplari di Hippopotamus amphibus (fonte: Sapienza) - RIPRODUZIONE RISERVATA

Esemplari di Hippopotamus amphibus (fonte: Sapienza) - RIPRODUZIONE RISERVATA
Esemplari di Hippopotamus amphibus (fonte: Sapienza) - RIPRODUZIONE RISERVATA

Gli ippopotami hanno fatto la loro comparsa in Europa circa 500 mila anni fa e si sono poi diffusi in tutto il continente durante il Pleistocene, probabilmente in seguito a intensi cambiamenti climatici e ambientali. Lo dimostra un antico cranio fossile rinvenuto durante la prima metà del Novecento nell’area di Tor di Quinto a Roma, riesaminato dai ricercatori della Sapienza e dell’Istituto di Geologia ambientale e geoingegneria del Consiglio Nazionale delle Ricerche. I risultati dello studio sono pubblicati sulla rivista Plos One.

“L’approccio multidisciplinare applicato allo studio del cranio fossile di ippopotamo – spiega Beniamino Mecozzi della Sapienza – è stato fondamentale per ottenere preziose informazioni in merito all’età del reperto e alla sua classificazione tassonomica. I risultati permettono di attribuire il cranio alla specie Hippopotamus amphibius e di affermare con certezza che il reperto è stato rinvenuto presso una cava, denominata Montanari, operante lungo la via Flaminia, oggi non più esistente. Integrando i dati geologici, sedimentologici e cartografici, abbiamo potuto stimare l’età del reperto”.

La diffusione dell’ippopotamo comune in Europa è strettamente legata ai cambiamenti climatici e ambientali avvenuti negli ultimi 800 mila anni, in particolare durante la cosiddetta Transizione Pleistocene Inferiore–Pleistocene Medio, periodo in cui si registra l’estinzione di molte specie vissute durante il Quaternario nonché la comparsa di forme moderne, come cervi, cinghiali, daini e lupi.

Lo studio del cranio di ippopotamo, identificato come un individuo maschile di circa 22-24 anni, rientra in un ampio progetto di restauro dei reperti di grandi mammiferi esposti presso il Museo Universitario di Scienze della Terra della Sapienza Università di Roma (Must). Questo lavoro ha permesso di rimuovere precedenti integrazioni effettuate nel XX secolo che mascherano alcune morfologie originali del cranio e di recuperare sedimenti ancora presenti in alcune cavità craniali e mandibolari.

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