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Startups Without Borders, il mondo tech incontra i progetti di imprenditori 'migranti'

Startups Without Borders, il mondo tech incontra i progetti di imprenditori 'migranti'

A Roma evento della piattaforma globale che unisce giovani della diaspora per nuovi orizzonti economici

12 dicembre 2021, 15:41

Redazione ANSA

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la terza edizione di Startups Without Borders Summit - RIPRODUZIONE RISERVATA

la terza edizione di Startups Without Borders Summit - RIPRODUZIONE RISERVATA
la terza edizione di Startups Without Borders Summit - RIPRODUZIONE RISERVATA

L’innovazione che traduce il valore delle diversità - diverse prospettive e modi di pensare per creare un approccio innovativo alla risoluzione dei problemi - produce ricchezza: lo dimostra la ricca progettualità proposta da giovani imprenditori diaspora, rifugiati e migranti che, come in tutto il mondo occidentale, hanno un ruolo fondamentale nello sviluppo dell’economia; basti pensare alla Silicon Valley dove il 51% delle start up è stato fondato da migranti, o alla realtà di Mygrants, che ha ottenuto 1 milione di euro di investimenti in Italia.
Dati e valori che hanno ispirato la nascita di Startups Without Borders, una piattaforma globale che unisce imprenditori migranti con le opportunità e risorse di sostegno per crescere i loro business ovunque si trovino. Il progetto nasce da un viaggio, quello di Valentina Primo - Fondatrice e CEO di Startups Without Borders - argentina, nipote della diaspora italiana. Nel 2012 - poco dopo la primavera araba - Valentina è partita per l’Egitto e quel posto è diventato la sua residenza per sei anni. Lì ha scoperto il mondo dell’imprenditoria migrante e come giornalista avuto la possibilità di intervistare giovani imprenditori alle prese con la creazione delle loro startup pensate per cambiare la loro nazione, per avere un impatto e trasformare profondamente il loro paese. Ispirata dai loro profili, dalla loro voglia di fare e dalla loro passione, dopo aver fondato una piattaforma editoriale dedicata alle start-up in Medioriente, ha proseguito il suo ciclo di interviste fra Libano, Palestina, Giordania, e fra i vari imprenditori intervistati ha incontrato tantissimi rifugiati e migranti. Dalla volontà di proporre un momento e un luogo d’incontro e confronto reale e concreto in cui l’innovazione intercetta supporters e investitori è nata Startups Without Borders: l’organizzazione, fondata nel 2018 a Cairo, con diversi hubs attraverso paesi europei e mediorientali ha l’obiettivo di costruire un ecosistema di startup migranti, non solo cambiando le percezioni esistenti su rifugiati e migranti, ma anche cristallizzando una crescente tendenza imprenditoriale tra gli stessi. Inserito dalla rivista Selected tra i 60 eventi da non perdere nel 2021, l’11 e il 12 dicembre Startups Without Borders Summit torna in forma ibrida, online e in presenza, confermandosi luogo d’eccellenza di incontro e confronto tra start up e investitori, per dare vita a nuovi orizzonti di progettualità, dopo aver creato, lo scorso anno, quasi 11.000 networking.
Innovazione, transizione digitale, gender gap, diversità, blockchain, crypto e molto altro: per la prima volta in Italia, il mondo tech ha incontrato le start up di migranti, diaspora e rifugiati l’11 dicembre a Roma presso LVenture di Via Marsala (per poi proseguire il 12 dicembre, in Egitto a Il Cairo) con la terza edizione di Startups Without Borders Summit, evento internazionale che va a intercettare le nuove idee e le innovazioni da tutto il globo, per mettere in connessione i nuovi orizzonti proposti con il mondo economico, con oltre 100 speaker dai 5 continenti, 72 partner e i principali player del mondo tech.
La lineup dell’evento vanta inoltre relatori di alto profilo, tra cui Roberto Croci, Managing Director per Microsoft for Startups MEA, Stephen Ibaraki, Founder di AI for good, Amal Dokhan, Partner di 500 Global MENA, Sheraz Ahmed, Head of Business di Crypto Valley e Riad Hartani, autore di Tech Nomads of the Universe. Oltre ai panel e ai workshop, il Summit ospita varie attività, tra cui una Masterclass per imprenditori dell'economia creativa in diaspora, in collaborazione con Meta, e l'EdTech Demo Day, in collaborazione con EdVentures. Le startup potranno inoltre candidarsi alla Investor Room, dove gli imprenditori potranno avere un appuntamento virtuale con gli investitori dei principali Angel Networks in Europa, Nord America e Medio Oriente. Ogni imprenditore sarà matchato ad un investitore in base all'industria, alla geografia e allo stage. Il Summit, infine, ospiterà anche la Startup World Cup Europe-MENA Connect, una competizione globale che si svolge in oltre 60 paesi, in cui i migliori imprenditori si batteranno per avere la possibilità di vincere 1 milione di dollari alle finali, a Silicon Valley.
«Steve Jobs una volta ci insegnò a confidare che i puntini della nostra vita in qualche modo si uniranno. Quest'anno, mentre ci allontaniamo da una pandemia che ha segnato la fine del mondo come lo conoscevamo, vogliamo invitare gli imprenditori e innovatori a ri-collegare i puntini e pensare in modo diverso. Parleremo di come le criptovalute abbattono le barriere, dell'ascesa degli NFT, di come gli adolescenti stiano trasformando l’educazione con l’AI e di come il metaverso fornisca nuove opportunità per artisti in diaspora. Per questo abbiamo deciso di ospitare il Summit a Roma e a Il Cairo, due città che rappresentano la culla della civiltà e, per noi, la speranza di una nuova generazione di startup in cui regna la diversitá», Valentina Primo, Fondatrice e CEO di Startups Without Borders. Un’occasione per imprenditori migranti, diaspora e rifugiati di tutto il mondo di mettersi in contatto con un network internazionale e sovranazionale di investitori, incubatori, acceleratori e mentor: perché il talento non ha un passaporto, come recita e urla a gran voce Startups Without Borders.

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