I profumi stanno cambiando. Aprendo le boccette delle nuove fragranze riconosceremo il vero profumo naturale di mazzolini di fiori freschi appena raccolti, magari composti dai boccioli fra i più delicati come gelsomino, rosa, fiori di arancio o di champaca (fragile magnolia originaria del sud est asiatico). Tutto questo con i classici sistemi industriali del campo della profumeria che fanno ricorso ad estrazioni con solventi chimici non pare possibile ma abbiamo tutti sempre più bisogno di ritornare alla natura e la realizzazione della 'fragranza perfetta' è diventata realtà. L'estrazione di essenze pure e fedeli è l’obiettivo raggiunto dai profumieri che ne hanno discusso in occasione dell’ultima edizione di Pitti Fragranze, la fiera dell’alta profumeria a Firenze.
Cosa cambia? “Le tecniche estrattive delle essenze, oli e assoluti, sono diverse, - ha spiegato Mathilde Voisin, ingredients marketing manager Emea di Mane, l'azienda francese tra i più grandi produttori mondiali di aromi e fragranze. – “La distillazione non è sufficiente per i fiori freschi, l’estrazione con solventi impiega derivati petrolchimici e non soddisfa nel caso di fioriture. L’estrazione supercritica invece è un metodo green eccellente per apprezzare l’intero spettro olfattivo ma è una procedura complessa. Per i fiori freschi, delicatissimi e ricercati, abbiamo recuperato una antica tecnica, quella dell’enfleurage, ritenuta una distillazione superiore perché dà estratti puri, fedeli ai fiori originali e impiega esclusivamente sostanze naturali come gli oli vegetali per catturare le essenze”.
Il mondo dei profumi torna così indietro nei secoli arrivando fino al diciottesimo secolo, epoca in cui l’enfleurage era largamente usato dai maestri profumieri. Esattamente l’epoca di Jean-Baptiste Grenouille, il protagonista del romanzo fra i più venduti al mondo, ovvero ‘Il profumo’ di Patrick Sunskind. Grenouille descrive la antica tecnica di estrazione con dovizia di particolari ‘la lastra oliata rimanda la più dolce ed erotica essenza del fiore di gelsomino, con fedeltà (…) di sicuro il sistema più raffinato per catturare le essenze delicate, senza dubbio la migliore’ .
Quale il segreto dei nuovi (antichi) profumi? Il grasso, che assorbe gli odori meglio di qualsiasi altra sostanza (provate a mettere un bicchiere di latte accanto alle cipolle nel frigo, i grassi della bevanda ne assorbiranno velocemente l’odore pungente). Il meccanismo è noto da sempre ma negli anni è stato trascurato. I nasi ora guardano alle nostre radici e ai metodi di estrazione più ancestrali che, coniugati con tecniche innovative, premettono di riscoprire note olfattive quasi dimenticate. “Con questa tecnica di estrazione ad olio, rivoluzionaria, riusciamo ad ottenere fragranze pure e fedeli per esempio dai fiori di gelsomino grandiflorum, coltivati in India supportando la sostenibilità della coltura della specie indigena e lavorando insieme alle comunità locali di Tamil Nadu, - ha affermato Serge Majoullier, senior perfumer di Mane presentando gli estratti E-Pure Jungle Essence. Allo stesso modo si ottengono le essenze pure e fedeli dei delicati e aromatici fiori Champaca (un tipo di Magnolia).
Anticamente si usavano grassi animali per fare questo genere di profumi, oggi si impiegano esclusivamente oli vegetali inodori, come quello di jojoba, per una gamma di estratti al 100% naturali e biodegradabili. Un'alternativa green alle estrazioni classiche che rivela un profilo olfattivo sorprendentemente vicino al profumo autentico dei fiori freschi.
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