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Caterina,prima imprenditrice occidentale in Oman

Caterina,prima imprenditrice occidentale in Oman

'Sfidato i tabù', con 'Tricolore' le ceramiche italiane a Muscat

ROMA, 11 febbraio 2024, 15:43

Redazione ANSA

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- RIPRODUZIONE RISERVATA

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Da giornalista in una agenzia di comunicazione a Roma a prima imprenditrice occidentale in Oman dove ha creato dal nulla 'Tricolore' una impresa che conta 11 dipendenti e 3 collaboratori: è la storia di Caterina Carannante, 45 anni, nata a Napoli, oggi a capo di una azienda che porta nelle case di Muscat l'eccellenza delle ceramiche italiane.
    "E' stata sicuramente una sfida emozionante - racconta - lanciarmi poco più che trentenne nel mondo dell'imprenditoria in un paese arabo che all'epoca presentava decisamente molte più barriere all'ingresso, soprattutto per una donna. Ho costituito la società a dicembre del 2011 e, come da procedura, ho presentato domanda al ministero omanita del Lavoro per un visto di lavoro come direttore dell'azienda. Diverse settimane di attesa dopo, la mia domanda è stata respinta, non per discriminazione ma semplicemente perchè era la prima volta che il ministero si trovava di fronte ad una richiesta da parte di una donna occidentale per ricoprire un incarico di quel tipo. In generale però il mio essere donna non ha mai rappresentato un ostacolo e il popolo omanita per sua natura è molto cordiale nei confronti degli stranieri".
    "Ho scoperto l'Oman nel 2006 - dice ancora Caterina - all'epoca lavoravo a Roma come giornalista professionista in un'agenzia di comunicazione specializzata in public affairs. Il governo omanita aveva annunciato un piano di privatizzazione del settore dell'energia elettrica e uno dei nostri clienti era interessato ad entrare in contatto con le autorità di riferimento per esplorare la possibilità di acquisire una quota azionaria. Ricordo il giorno in cui il direttore mi convocò nel suo ufficio e mi propose di partire per il Medioriente; poi i miei viaggi a Muscat si sono fatti più frequenti. Il 2009 è stato l'anno della svolta: mi sono licenziata dall'agenzia dove lavoravo e mi sono trasferita a tempo pieno nel Sultanato. Avevo in mente di avviare un'attività di sviluppo business e commercio internazionale, per facilitare l'ingresso delle aziende italiane nel mercato omanita. Il progetto era quello di creare un ponte stabile tra Italia e Oman con una presenza fissa in entrambi i paesi e contattai un mio ex collega, Carlo D'Andrea, proponendogli di operare come base in Italia. E' iniziato così un periodo intenso, faticoso ed entusiasmante, che ci ha portati nel 2011 a fondare "Tricolore International". Nati come società di consulenza, siamo poi entrati nel mondo della distribuzione, concentrandoci in particolare sui prodotti Made in Italy nella filiera dell'interior design". Nel 2018 hanno infine lanciato "Tricolore Italian Tiles", inaugurando il primo e unico showroom interamente dedicato alla ceramica italiana, la gran parte arriva dal distretto di Sassuolo. Ad oggi, Tricolore ha importato dall'Italia e fornito in Oman oltre trecentomila metri quadri di piastrelle, destinati a progetti residenziali, turistici e commerciali. In ambito residenziale, l'azienda si rivolge ad un segmento di mercato medio-alto, costituito prevalentemente da famiglie omanite che stanno costruendo le loro ville e che cercano prodotti di design e qualità: sono clienti che quasi sempre hanno visitato l'Italia e attribuiscono al Made in Italy un valore iconico.
    Sul fronte contract, l'impresa è presente in alcuni progetti considerati tra i più prestigiosi nel Sultanato: ad esempio ha completato nel 2022 la fornitura di circa 40 mila mq di piastrelle per hotel e resort di lusso. "Su spinta dei nostri clienti, abbiamo deciso di ampliare e diversificare la nostra gamma prodotti e con l'architetto Luca Ungaro il sogno è quello di realizzare ville sartoriali", progettate su misura con attenzione al dettaglio e in grado di trasportare i clienti omaniti nella visione italiana dell'abitare.
   

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