Ha fatto tappa al liceo classico
Catullo di Monterotondo la mostra fotografica "L'eredità di
Falcone e Borsellino", realizzata dall'ANSA, con la direzione
generale dello studente e il ministero dell'Istruzione.
L'esposizione racconta attraverso le immagini dell'archivio ANSA
e altre provenienti dagli archivi familiari, la vita dei due
magistrati: dall'infanzia siciliana, al periodo degli studi,
fino all'ingresso in magistratura. Poi la nascita del pool
antimafia, le rivelazioni del pentito Tommaso Buscetta, le
stragi del 1992, e poi il loro lascito, la ribellione della
società civile e gli arresti dei vertici di Cosa Nostra, prima
Totò Riina, poi Bernardo Provenzano.
L'esposizione è stata inaugurata dalla preside Giuseppina
Frappetta, dal sindaco Riccardo Varone e dai rappresentanti di
forze dell'ordine e autorità cittadine. Ma soprattutto le
ragazze e i ragazzi hanno raccontato, partendo dalle foto, le
storie di Falcone e Borsellino, frutto di un lavoro sulla
legalità portato aventi dal liceo, che si concretizzato con una
"piazza" interna alla scuola dedicata alle vittime delle mafie,
con un murales fatto dagli studenti con i nomi di chi ha perso
la vita in tutti questi anni per difendere lo Stato.
La mostra è nata nel 2012, per la celebrazione dei venti anni
dai tragici attentati, fu inaugurata dal Capo dello Stato il 23
maggio 2012 a Palermo e successivamente allestita al Parlamento
Europeo e alla Camera dei Deputati. Negli anni ha girato decine
di scuole, per far conoscere Falcone e Borsellino ai
giovanissimi, che in quegli anni non erano ancora nati.
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