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Scuola: uno studente su 5 va a ripetizioni private, dato in calo

Scuola: uno studente su 5 va a ripetizioni private, dato in calo

Ma costi in aumento del 10%, si spende in media quasi 450 euro

ROMA, 11 aprile 2024, 12:18

Redazione ANSA

ANSACheck

- RIPRODUZIONE RISERVATA

Uno studente su 5 ricorre a ripetizioni private, in calo rispetto allo scorso anno quando era 1 alunno su 4. È la fotografia scattata dall'Osservatorio Ripetizioni private di Ripetizioni.it attraverso le testimonianze di un campione di 6.000 alunni di scuole secondarie di primo grado e superiori. Alle scuole medie, i ragazzi che vanno a ripetizioni scendono dal 15% al 10%. Anche alle superiori la percentuale è in discesa: dal 29% si è passati al 24%.
    Tuttavia, cresce il budget da destinare al recupero delle lacune: se il prezzo medio orario rimane stabile, intorno ai 18 euro per le superiori e ai 15 euro per le medie, aumenta il budget investito dalle famiglie. L'Osservatorio stima il costo medio complessivo per alunno in 441,50 euro, contro i 401 registrati l'anno scorso: una crescita del 10%. Una spesa che non risparmia anche gli alunni senza insufficienza in pagella.
    Nel dettaglio, alle scuole superiori la spesa media sale a 447,50 euro, a fronte dei 407 di dodici mesi fa. Alle medie, invece, nonostante i prezzi orari leggermente inferiori, si è passati da una media di 327,50 euro per studente, secondo la rilevazione del 2023, a una di 406 euro: quasi il 25% in più.
    Tra le motivazioni che portano gli studenti ad andare a ripetizioni, il 21% dà la colpa alla scarsa voglia di studiare.
    Per tutti gli altri le cause sono diverse: "dalla mancanza di basi che rendono impossibile il recupero, ai docenti poco efficaci o poco presenti per via del precariato che costringe al ricorso a stuoli di supplenti. Non manca chi accusa la pandemia, i cui strascichi sembrano comunque attenuarsi di anno in anno".
    Infatti, quest'anno ha fatto ricorso alle ripetizioni "solo" 1 studente su 5, rispetto all'1 su 4 di un anno fa.
    Un dato però non cambia, la classifica delle materie per le quali si ricorre di più a un supporto "esterno" alla scuola. Tra chi fa abitualmente ripetizioni, in 6 casi su 10 - alle medie come alle superiori - nel programma di recupero c'è la Matematica. Poi le strade si separano in base al livello di studi: per i ragazzi più piccoli troviamo le Lingue straniere (30%) e l'Italiano (27%); per i grandi Latino e/o Greco (32%) e le Scienze (25%).
    Poi c'è il sommerso, quei ragazzi con lacune profonde che, per ragioni economiche o di reperibilità di docenti privati, si affidano all'aiuto gratuito di amici e parenti: sono circa il 15%, in calo rispetto al 2023, quando superavano il 20%. Tra ripetizioni private a pagamento e supporti pro bono, il 34% degli studenti ha avuto bisogno di una mano nello studio; contro il 45% registrato un anno fa. Le scuole che hanno attivato corsi di recupero hanno contribuito a questo risultato. Molto spesso, questi corsi sono stati erogati agli studenti insufficienti sia alle medie (39%) che alle superiori (71%), anche se la metà della platea interessata ha deciso di non frequentarli. Quando non ci sono i corsi scolastici - tra quanti hanno almeno una insufficienza in pagella, 1 studente su 4 ne rimane sprovvisto - il dato di coloro costretti ad andare a ripetizioni private torna a gravitare oltre il 30%.
    "Sebbene gli effetti della pandemia sugli apprendimenti degli studenti si stiano attenuando, riducendo il ricorso alle ripetizioni private, dopo il boom post 2020, sono ancora troppi gli alunni che si affidano al supporto di qualcuno: 1 studente delle scuole secondarie su 3 non è in grado di svolgere in autonomia lo studio individuale. E quando l'aiuto non arriva gratis, la spesa delle famiglie cresce rispetto al passato, toccando una quota media annuale di 450 euro: un fardello che potrebbe essere anche il frutto di lezioni inefficaci, dispersive, svolte da docenti non sempre preparati o magari supplenti che si alternano senza soluzione di continuità a causa del precariato. Questo almeno è quanto lamentano gli studenti che, inoltre, spesso trovano i corsi di recupero offerti dalle scuole poco utili, al punto da snobbarli. O, peggio ancora, nemmeno gli vengono offerti". Commenta così i dati founder e Chief of Marketing & Business Development di Ripetizioni.it., Marco Sbardella.
   

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