"Una domanda che vale la pena porsi
è: cosa accadrebbe qualora passasse l'autonomia differenziata?
Fine della mobilità, cioè ognuno si curerebbe a casa sua. In
realtà le cose andrebbero diversamente, per la semplice ragione
che si metterebbe fine agli interessi delle regioni con mobilità
in entrata le quali ottengono un vantaggio dalla migrazione
sanitaria, connesso al sistema di remunerazione delle
prestazioni. Per fare ciò è necessario prima investire sul
personale e adeguare il numero dei posti letto in Campania". Lo
scrive su Facebook il consigliere regionale della Lega in
Campania Carmela Rescigno.
"Sfatiamo il mito - sottolinea - che il Pnrr sara' la cura per
una sanità al collasso. Il PNRR che è un'occasione sicuramente
più unica che rara ma, per quello che abbiamo visto del
programma proposto dall'Italia, è chiaro che questi fondi sono
perlopiù destinati ad una integrazione, per carità sacrosanta,
della sanità territoriale. Ma non sono stati fatti, invece,
grandi progetti per la sanità pubblica, soprattutto non abbiamo
visto grandi investimenti per il personale.
Si è parlato di voler implementare le strutture ospedaliere con
posti letto e personale qualificato, ma i fondi del PNRR sono
prettamente di tipo infrastrutturale e non possiamo rischiare di
creare torri d'avorio senza personale.
È la carenza di personale medico - conclude Rescigno - il
problema principale da risolvere. Bisogna investire nelle nuove
risorse, mancano i medici. Subito abolizione numero chiuso
medicina".
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