"Quando la Rai dei professori
voleva chiudere Napoli per fare cassa, Elvira Sellerio,
consigliera del sud, mi chiamò una notte dicendomi che non
poteva permetterlo. E mi chiese un'idea". Lo racconta Giovanni
Minoli nel giorno in cui il sindaco Gaetano Manfredi gli
conferisce la cittadinanza onoraria di Napoli, con cerimonia
nell'auditorium di Via Marconi. Quell'idea era 'Un posto al
sole', attualmente alla 28/a stagione, 6.445 episodi prodotti
(debuttò il 21 ottobre 1996), un girato pari a 1500 film, 8,3
di share medio su Rai 3 in prime time con due milioni di
spettatori.
"Io stavo studiando da tempo la lunga serialità, che è come
un grande romanzo popolare, non chiamatela soap opera. Misi
insieme professori universitari, ricercatori del Censis,
giornalisti per dare le linee guida agli sceneggiatori, chiesi
il radicamento sociale. E così il centro fu salvato, anche se
avevamo tutti contro e ci sentivamo come nel Far West. In
seguito, dopo quel genio della Sellerio, mi aiutò un'altra
donna, Letizia Moratti". Minoli ricorda, insieme ai 2500 posti
di lavoro compreso l'indotto, che 'Un posto al sole' è il
programma italiano più visto al mondo, "tutte le nostre comunità
lo seguono. Chiedetelo agli attori che hanno accoglienze
hollywoodiane". E sulla cittadinanza: "Sono onorato, adoro
Napoli, sono un torinese con casa a Filicudi. Da sabaudo provo a
restituire al sud un po' di quello che abbiamo rubato - ripete
ironicamente - a Napoli mi è riuscito, in Sicilia no".
La Laudatio è stata affidata a Pietrangelo Buttafuoco,
presidente della Biennale che lo descrive come 'uno sciamano'.
La cittadinanza onoraria, per l'amministratore delegato della
Rai Roberto Sergio, "è un simbolo del profondo apprezzamento per
il suo lavoro, che va oltre i successi televisivi, per toccare
le vite di persone, scoprire e promuovere talenti, narrare
storie che rispecchiano la società in tutte le sue forme".
In sala ad applaudire il giornalista anche la sottosegretaria
alla Cultura Lucia Borgonzoni, il procuratore di Napoli Nicola
Gratteri, Dario Franceschini e Marianna Madia. Sul palco una
delegazione degli attori veterani di 'Un posto al sole'. La
cerimonia è stata preceduta da un minuto di silenzio per la
tragedia di Suviana.
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