"Il dossier statistico è una
bellissima fotografia che dimostra non soltanto l'importante
presenza dell'immigrazione nel nostro Paese, ma anche come sia
articolata sul territorio nazionale". Lo afferma il segretario
generale Fai Cisl nazionale Onofrio Rota a margine del convegno
a Napoli sul Dossier Statistico Immigrazione realizzato da Idos,
con un focus sulla realtà campana.
"Noi della Fai - ha spegato Rota - rappresentiamo il settore
agroalimentare e in questi ultimi anni abbiamo visto una
fortissima partecipazione attiva dell'immigrazione, in maniera
particolare nell'agricoltura in cui oggi gli immigrati sono un
terzo della forza lavoro, circa 350mila su un milione. C'è però
anche una presenza importante di lavoro irregolare, mal pagato,
in mano alla criminalità organizzata, a volte anche con presenza
di connazionali immigrati che gestiscono forme di illegalità. Il
dossier statistico insieme alla nostra azione sindacale vuole
trasmettere sui territori le buone pratiche: la contrattazione
in maniera regolare porta rispetto alle persone, dignità, dà
loro l'opportunità di lavorare in tutela della sicurezza, avere
un reddito adeguato. Il nostro impegno oggi è proprio questo,
dimostrare che il lavoro immigrato nel nostro Paese può essere
una risorsa importante e che può occupare uno spazio nel Made in
Italy, nell'agroalimentare che è una grande eccellenza".
In Campania, emerge dal dossier, a fine 2021 risiedevano
239.990 stranieri, il 4,8% del totale nazionale, con
un'incidenza del 4,3% sul totale della popolazione residente, un
valore in linea con quello del Sud Italia, a fronte di una media
nazionale dell'8,5%; mentre a fine 2022 il loro numero è salito
a 241.008, registrando un incremento dello 0,4%. Per quanto
riguarda le principali collettività presenti, nelle prime sei
posizioni si confermano l'Ucraina (37.834 residenti, il 15,8%
del totale stranieri), la Romania (33.334, il 13,9%), il Marocco
(23.252, il 9,7%), lo Sri Lanka (16.506, il 6,9%), il Bangladesh
(12.481, il 5,2%), la Cina (11.896, il 5,0%). Dalla settima alla
dodicesima posizione, invece, con meno di 10mila residenti,
troviamo Nigeria, India, Albania, Pakistan, Polonia e Bulgaria.
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