/ricerca/ansait/search.shtml?tag=
Mostra meno

Se hai scelto di non accettare i cookie di profilazione e tracciamento, puoi aderire all’abbonamento "Consentless" a un costo molto accessibile, oppure scegliere un altro abbonamento per accedere ad ANSA.it.

Ti invitiamo a leggere le Condizioni Generali di Servizio, la Cookie Policy e l'Informativa Privacy.

Puoi leggere tutti i titoli di ANSA.it
e 10 contenuti ogni 30 giorni
a €16,99/anno

  • Servizio equivalente a quello accessibile prestando il consenso ai cookie di profilazione pubblicitaria e tracciamento
  • Durata annuale (senza rinnovo automatico)
  • Un pop-up ti avvertirà che hai raggiunto i contenuti consentiti in 30 giorni (potrai continuare a vedere tutti i titoli del sito, ma per aprire altri contenuti dovrai attendere il successivo periodo di 30 giorni)
  • Pubblicità presente ma non profilata o gestibile mediante il pannello delle preferenze
  • Iscrizione alle Newsletter tematiche curate dalle redazioni ANSA.


Per accedere senza limiti a tutti i contenuti di ANSA.it

Scegli il piano di abbonamento più adatto alle tue esigenze.

Nelle dighe lucane mancano 117 milioni di metri cubi d'acqua

Nelle dighe lucane mancano 117 milioni di metri cubi d'acqua

Nell'ultima settimana registrata una lieve tendenza all'aumento

POTENZA, 11 marzo 2024, 17:16

Redazione ANSA

ANSACheck

- RIPRODUZIONE RISERVATA

Sono 117 i milioni dimetri cubi di acqua in meno, rispetto allo stesso periodo del 2023, nelle dighe della Basilicata: è quanto emerge dai dati dell'Osservatorio Associazione Nazionale Bonifiche ed Impianti Irrigui. Nel dettaglio sono stati calcolati 85 milioni di metri cubi mancanti nell'invaso di Montecotugno-Senise (Potenza) e 26 in quello di San Giuliano (Matera) anche se la tendenza dell'ultima settimana è in rialzo, con un aumento di 20 milioni.
    "Occorre subito una verifica del piano irriguo - ha detto il componente dell'esecutivo nazionale dell'Anbi, Donato Di Stefano della Cia - per monitorare fabbisogni ed esigenze degli areali a produzione intensiva di pregio, sulla scorta delle prenotazioni avanzate e delle eventuali esigenze per le seconde colture".
    Di Stefano ha rilanciato la proposta della "redazione di piani per le aree ad agricoltura intensiva e irrigue, partendo dalla ottimizzazione e l'efficientamento dei sistemi di accumulo e distribuzione della risorsa idrica, favorendo il recupero dei reflui e delle acque di vegetazione". "E' necessario il completamento - ha concluso - di opere e infrastrutture destinate all'asservimento di nuovi areali quali il distretto G dell'area bradanica o quelle dell'alta Valle dell'Agri a Marsiconuovo, dell'Alto Vulture-Lavellese con la diga del Rendina e la realizzazione di interconnessioni fra gli schemi idrici lucani".
   

Riproduzione riservata © Copyright ANSA

Da non perdere

Condividi

O utilizza