Limiti più severi per gli
inquinanti e diritto al risarcimento per cittadini e Ong in caso
di violazione delle regole Ue sulla qualità dell'aria. Sono le
novità principali della proposta della Commissione europea per
ridurre lo smog, responsabile di 300mila morti l'anno in Europa,
presentata mercoledì 26 a Bruxelles.
Secondo il progetto di direttiva, il valore limite annuale
dell'inquinante più nocivo, il particolato sottile PM2,5, deve
essere abbassato dagli attuali 25 a 10 microgrammi per metro
cubo, con l'obiettivo di ridurre del 75% la mortalità ad esso
legata entro il 2030. L'ambizione della Commissione Ue è
arrivare all'inquinamento zero al più tardi nel 2050. Previste
anche disposizioni che consentono ai cittadini che subiscono
danni alla salute a causa dell'inquinamento atmosferico di
essere risarciti in caso di violazione delle norme Ue, e di
essere rappresentati da organizzazioni non governative in azioni
collettive per il risarcimento dei danni.
La nuova direttiva fa parte del pacchetto "inquinamento zero"
(zero pollution), con il rafforzamento delle regole contro
l'inquinamento di aria e acqua.
"Se un cittadino non accetta le leggi cosa fanno le autorità?
Lo accettano perché reputano che ci siano costi troppo alti per
rispettarle? Io credo che chi viola le leggi va punito. Mi
sembra logico dire ai nostri cittadini che se ci sono imprese
che non rispettano le norme ci saranno conseguenze". Lo ha detto
il vice presidente Frans Timmermans presentando il nuovo
pacchetto anti-smog dell'Ue, rispondendo a chi gli chiede se
Bruxelles non ritenga che siano richiesti costi troppo alti, per
alcune aree dell'Europa, per rispettare i limiti più stringenti
adottati dal collegio dei commissari.
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