"Il mondo è nel mezzo della prima
vera crisi energetica globale, innescata dall'invasione russa
dell'Ucraina, e il settore elettrico è uno dei più gravemente
colpiti". Lo afferma il direttore per i mercati energetici e la
sicurezza dell'Agenzia internazionale per l'energia Aie, Keisuke
Sadamori, nell'Electricity Market Report. "I governi devono
ricorrere a misure di emergenza per affrontare le sfide
immediate, ma devono anche concentrarsi sull'accelerazione degli
investimenti nelle transizioni di energia pulita come risposta
più efficace e duratura alla crisi attuale", afferma Keisuke
Sadamori.
La crescita della domanda mondiale di elettricità sta
rallentando "drasticamente" nel 2022 quando è attesa crescere
del 2,4% dopo il 6% dell'anno precedente, a causa
dell'indebolimento della crescita economica e dell'aumento dei
prezzi dell'energia in seguito all'invasione russa dell'Ucraina.
Un aumento analogo, in linea con quelli degli ultimi 5 anni
pre-Covid, è previsto per il 2023.
Una crescita superiore a quella della domanda di elettricità
sta contraddistinguendo le fonti rinnovabili che, grazie alla
nuova capacità installata, potrebbero vedere una crescita della
produzione oltre il 10% nel 2022 e sostituire parte della
produzione di combustibili fossili.
Nonostante l'aumento del consumo di carbone in alcuni Paesi
europei per rimpiazzare il gas russo, le emissioni di anidride
carbonica del settore sono attese diminuire nel 2022, dal
massimo storico raggiunto nel 2021, con un lieve calo dello 0,5%
circa nel 2022 e dell'1% nel 2023. Solo in Europa le emissioni
salirebbero del 3% quest'anno per poi calare dell'8% l'anno
prossimo grazie alla crescita delle rinnovabili.
Per quanto riguarda i prezzi, l'Aie sottolinea che nella
prima metà del 2022, il prezzo medio del gas naturale in Europa
era quattro volte più alti rispetto allo stesso periodo del
2021, mentre il prezzo del carbone era più del triplo. L'indice
dei prezzi dell'Iea per i principali mercati all'ingrosso di
elettricità a livello mondiale ha raggiunto livelli doppi
rispetto alla media del primo semestre del periodo 2016-2021.
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