Il 2021 è stato, in media, un anno
meno caldo dei precedenti, ma le precipitazioni sull'intero
territorio nazionale sono state complessivamente inferiori alla
media climatologica (-7%). Tutti i mesi hanno fatto registrare
precipitazioni inferiori alla norma, ad eccezione di gennaio,
luglio e novembre. Sono solo alcune informazioni che emergono
dal Rapporto Ispra "Stato e trend del clima in Italia", che
illustra l'andamento del clima nel corso del 2021 e aggiorna la
stima delle variazioni climatiche negli ultimi decenni in
Italia.
Diverse le onde di calore che hanno investito l'Italia nei
mesi estivi: la più intensa si è verificata la seconda settimana
di agosto, quando a Siracusa sono stati registrati 48.8°C,
record europeo se confermato dall'Organizzazione Meteorologica
Mondiale (OMM - ancora in corso di verifica).
Non sono mancati, nel 2021, eventi estremi di precipitazione.
Nei primi giorni del mese di ottobre, una fase con forti e
persistenti temporali ha fatto registrare in Liguria, fra le
province di Genova e Savona, piogge di eccezionale intensità e
con quantitativi totali molto elevati. Alla fine del mese di
ottobre, un ciclone tropicale localizzato sul Mediterraneo ha
scaricato piogge estremamente intense in Italia meridionale;
sulla Sicilia orientale l'intensità oraria ha raggiunto il
valore più elevato mai registrato nella regione, e le forti
piogge hanno causato diffusi allagamenti ed esondazioni di fiumi
e canali.
Come indicato dall'Organizzazione Meteorologica Mondiale, la
base climatologica per il calcolo delle anomalie di temperatura
e precipitazioni è stata aggiornata al trentennio più recente,
1991-2020, che descrive meglio il clima attuale, più caldo
rispetto a quello del passato.
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