Nasce in Emilia-Romagna una nuova
oasi di biodiversità: sarà dedita in particolare al recupero
delle testuggini adriatiche (Emys orbicularis), specie prossima
al rischio estinzione, e farà da laboratorio per lo studio degli
strumenti idraulici e tecnici volti al contenimento del cuneo
salino, cioè "l'intrusione" del sale nelle acque dolci. L'area
si chiama 'Acqua Campus Natura' e si trova all'interno del Parco
del Delta del Po in territorio ravennate. Il progetto è stato
presentato dal consorzio Canale Emiliano Romagnolo (Cer) e Anbi
oggi in occasione della Giornata mondiale delle zone umide a
Ravenna, a Casa Matha, insieme a Comune, Parco del Delta del Po,
Cestha e Lipu.
L'oasi sarà gestita dal Cer che, pur essendo un canale
artificiale, alimenta le tre maggiori aree umide
dell'Emilia-Romagna. Queste zone hanno un'importanza strategica
per l'ecosistema, intanto per la loro biodiversità: il 40% delle
specie vegetali e animali del mondo nasce, vive e si riproduce
all'interno delle zone umide. Alcune di queste aree proteggono
il territorio dalle inondazioni e migliorano la qualità
dell'acqua grazie al processo di fitodepurazione. Quelle
costiere sono poi fondamentali per proteggere dall'erosione il
litorale e per arginare l'ingresso salino nei terreni e nella
falda. Importante è il loro effetto per contrastare le
ripercussioni dei cambiamenti climatici: possono prelevare e
immagazzinare carbonio nel suolo e nella sostanza organica fino
a 55 volte più velocemente delle foreste pluviali tropicali.
Tuttavia si tratta di aree che nel mondo stanno scomparendo
molto più velocemente delle foreste. Un fenomeno visibile anche
a livello locale.
'Acqua Campus Natura' che corrisponde all'Oasi di Volta
Scirocco del CER (a Mandriole di Sant'Alberto, Ravenna) si è
originata dalla costruzione della Traversa fluviale di Volta
Scirocco sul fiume Reno. Oggi è caratterizzata da prati umidi,
canneti e paludi, popolati da un'abbondante flora e fauna di
alto interesse naturalistico.
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