Il mese di dicembre 2023
sull'Abruzzo è stato più caldo di 2.4 gradi centigradi rispetto
alla media di riferimento climatologico 1991-2020, e più secco,
con precipitazioni più scarse in media del 67% rispetto alla
climatologia. A sottolinearlo è una delle rilevazioni compiute
su base mensile del Cetemps, il Centro di eccellenza in
telerilevamento e modellistica previsionale di eventi severi
dell'Università dell'Aquila.
È il secondo anno consecutivo che, in Abruzzo, nel mese di
dicembre, vengono riscontrate dal Centro di eccellenza diretto
dalla professoressa Rossella Ferretti temperature più alte della
media e scarse precipitazioni. Dicembre 2022, infatti, aveva
fatto registrare temperature massime più alte di 3,5 gradi
centigradi rispetto alla media rilevata nel periodo 1991-2020, e
precipitazioni meno abbondanti del 18%, sempre a livello
regionale.
Sempre dai dati analizzati dal Cetemps, qualche mese fa, era
venuto fuori come il mese di ottobre 2023 sull'Abruzzo fosse
stato più caldo di 4,3 gradi centigradi rispetto alla media di
riferimento climatologico 1991-2020, classificandosi di gran
lunga il più caldo occorso nella serie storica degli ultimi
decenni, con precipitazioni più scarse in media del 64%, con
estremi del -90%.
"Dai report degli ultimi mesi - afferma la professoressa
Ferretti - si evince che c'è un innalzamento delle temperature
medie, tant'è che possiamo dire che, pur essendo
astronomicamente entrati in inverno, di inverno abbiamo avuto
solo brevi assaggi. Ne avremo altri, ma questo non cambia la
sostanza del problema e cioè che stiamo assistendo alle
conseguenze del riscaldamento climatico. Questa affermazione non
è basata, ovviamente, solo sull'analisi dei dati della nostra
regione ma sul fatto che i nostri dati sono in linea con quelli
provenienti dalle osservazioni a livello globale".
Riproduzione riservata © Copyright ANSA