Un'analisi della capacità di
svincolarsi dalla dipendenza delle fonti fossili attraverso il
potenziamento delle fonti rinnovabili a partire da quella
solare.
Questo l'oggetto dello studio pubblicato sul 'Journal
Renewable and Sustainable Energy Reviews' (Elsevier Editore),
uno lavoro frutto della collaborazione tra ricercatori
appartenenti all'Università degli Studi dell'Aquila.
Nella ricerca, con un approccio multidisciplinare, sono stati
approfonditi temi dell'efficienza energetica del patrimonio
immobiliare pubblico, della diffusione delle rinnovabili e della
verifica della validità degli incentivi fiscali. La ricerca è
stata completata con analisi di impatto in termini di
realizzazione e smaltimento: l'incidenza sulla sostenibilità
dell'investimento è stata analizzata con un approfondito studio
di 'Life Cycle Assessment' (valutazione sull'impatto ambientale
lungo tutte le fasi del ciclo di vita dell'investimento).
Lo studio, applicato al Polo Universitario di Roio, è una
misura di quanto l'ateneo possa contribuire a slegare la
crescita locale dalla dipendenza dalle fonti fossili. Tuttavia,
il forte impiego di materie prime nella produzione dei pannelli
costituisce ancora un elemento da ben attenzionare affinché non
ostacoli l'avvio del processo virtuoso basato sull'economia
circolare: ridurre, riusare, riciclare, recuperare.
La ricerca è stata coordinata da docenti appartenenti a
diversi ambiti disciplinari: Pierluigi De Berardinis (Icar 11),
Federica Cucchiella (Ing-Ind 35), Marianna Rotilio (Icar 11) ed
ha visto il contributo di Luisa Capannolo, attuale responsabile
dell'Area programmazione e gestione edilizia dell'ateneo.
"L'attività di ricerca libera portata avanti dagli studiosi,
che ha avuto inizio da un finanziamento dell'ateneo per valutare
il potenziale solare degli edifici universitari anche attraverso
la collaborazione degli studenti - si legge in una nota - ha
dimostrato come l'efficientamento del parco immobiliare può
costituire un rilevante contributo alla realizzazione degli
obiettivi di sostenibilità dell'Agenda 2030 verso i quali
l'ateneo ha sempre dimostrato forte sensibilità".
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