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Musica, a Tortoreto e L'Aquila note da Sudamerica con 'Isa'

Musica, a Tortoreto e L'Aquila note da Sudamerica con 'Isa'

Il 2 e il 3 il direttore venezuelano Gerardo Estrada Martínez

L'AQUILA, 01 marzo 2024, 15:10

Redazione ANSA

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L'Orchestra dell'Istituzione Sinfonica Abruzzese, torna a esibirsi nel fine settimana con il direttore venezuelano Gerardo Estrada Martínez. Domani, sabato 2 marzo, ore 18, all'Aquila, per il consueto appuntamento della 49/a Stagione dei concerti e domenica 3 marzo, ore18, a Tortoreto nell'Auditorium del Centro Congressi Salinello Village.
    La parte solistica è affidata al chitarrista e compositore venezuelano Jonathan El Barouki Luncz, che firma anche uno dei brani del concerto, e alla flautista Silvia Colageo, prima parte dell'Orchestra dell'Istituzione Sinfonica Abruzzese.
    Il programma si apre sul panorama musicale sudamericano, risultato di stratificazioni culturali che hanno portato a un incredibile patrimonio di ritmi, danze e strumenti a cui i compositori del XX secolo e contemporanei hanno attinto a piene mani nella ricerca di un'identità culturale aperta a una dimensione internazionale. L'aspirazione a elaborare un linguaggio che unisse l'ispirazione folklorica con le avanguardie musicali è una prerogativa dell'argentino Alberto Ginastera, fra i compositori latino-americani più importanti del XX secolo di cui verranno eseguite le Variazioni op. 23 per orchestra da camera, una delle sue composizioni più rappresentative e affascinanti. Seguono il Concierto de Choroní, composto da Jonnathan El Barouki Luncz e il Danzón n. 3 del messicano Arturo Márquez, tra i compositori sudamericani oggi più noti a livello internazionale e particolarmente apprezzato le sue nove Danzónes per orchestra, nate dalla contaminazione tra contraddanza europea, importata dai francesi a Cuba alla fine del XVIII secolo e le sonorità e i ritmi della musica degli schiavi africani. Chiude il concerto Estampas Mexicanas, la prima composizione per orchestra scritta da José Elizondo, altro autore messicano oggi molto apprezzato a livello internazionale, che unisce i ritmi dei mariachi a quelli delle tradizioni indigene.
   

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