"Le costruzioni contribuiscono
per l'8% al Pil, che arriva al 22% con le attività immobiliari e
la filiera, e per il 22% all'occupazione industriale e, seppure
scontano una fase molto delicata per quanto riguarda lo sblocco
dei crediti fiscali da bonus edilizi, sono al centro di una
tendenza espansiva per le opere pubbliche: infatti solo in
riferimento al Pnrr, in Abruzzo il comparto vale più di 2
miliardi di euro Poi le risorse del fondo complementare dello
stesso Pnrr, in aggiunta agli interventi della ricostruzione
post-sisma, da 1,7 miliardi, e quelli comunitari della nuova
programmazione 2021/2027 da 1,4 miliardi". Così Enrico Ricci,
nuovo presidente dell'associazione nazionale costruttori edili
(Ance) dell'Abruzzo, nel fare il punto sulla situazione del
comparto, a margine dell'elezione, all'unanimità, nel corso
dell'assemblea svoltasi oggi all'Aquila.
"Anche il mercato privato con la riqualificazione immobiliare
è destinato a riprendere quota, in vista della direttiva europea
case green, da recepire, a condizione che vengano emanati
contestuali provvedimenti agevolativi - ha spiegato ancora -
Sulla Zes Unica, attrattore di nuove imprese, grazie agli
incentivi, alla semplificazione amministrativa e alle risorse
per la costruzione di nuove infrastrutture, si rileva che in
Abruzzo solo 82 Comuni hanno un regime agevolativo fiscale pari
a quello del Sud; si auspica un ampliamento delle aree
beneficiarie, almeno nelle zone con maggiori potenzialità di
sviluppo. Ci sono grandi aspettative sulla nuova Legge regionale
di Governo del Territorio, la L.R. 58/2023, per l'enunciazione
dei principi e degli orientamenti cui è ispirata, con il
passaggio dall'espansione edilizia alla riconversione, alla
rigenerazione urbana, per la riduzione del consumo di suolo,
attenzione estrema alla difesa dell'ambiente, all'equilibrio e,
soprattutto, alla qualità architettonica. Al contempo, si è
consapevoli della necessità di modifiche e adeguamenti al corpo
normativo".
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