"Un progetto improvvisato e
dannoso. Un'ipoteca sul futuro del centro cittadino che
influenzerà negativamente anche la formazione di Nuova Pescara,
ben presto alle prese con i nuovi strumenti di Governo dei
territori unificati". Lo afferma Italia Nostra - sezione 'L.
Gorgoni' Pescara, a proposito della nuova sede della Regione
Abruzzo nelle aree di risulta del capoluogo adriatico e della
seduta del Consiglio comunale di stamani sul tema, andata
deserta.
"Facciamo appello a tutti i consiglieri comunali - dice
l'associazione - perché, oltre gli schieramenti e le valutazioni
di opportunità, come rappresentanti di tutti i cittadini non
diano il via libera a una scelta sbagliata. Essi sono ancora in
tempo per servire la città che li ha eletti a rappresentarla,
preservando le condizioni per poterla rendere migliore".
"La mancata riunione dell'Assemblea Civica, che era stata
presentata come 'storica' - dice Italia Nostra - mostra un
evidente disagio nel consesso dei rappresentanti eletti dai
cittadini su una soluzione frettolosa, presa da pochi contro il
parere di molti, ribaltando un orientamento urbanistico
pluridecennale che vedeva nell'area di risulta l'occasione per
realizzare il Grande Parco Centrale, fattore di riqualificazione
sociale ed ecologica della città. Al suo posto si propone altro
cemento per decine di migliaia di metri cubi, funzioni che
attirano ulteriore traffico e lasciano il deserto nell'area
appena dopo l'orario di lavoro. Queste scelte sono contro i
cittadini, trascurano la possibilità-necessità di contrastare
con il verde il cambiamento climatico, falliscono il necessario
rilancio della parte centrale di Pescara".
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