(ANSA) - ROMA, 04 GEN - Per i bambini al di sotto dei 5 anni
il rischio di essere ricoverati per Covid-19 è un terzo rispetto
al periodo in cui circolava la variante Delta. È uno dei dati
salienti emersi da uno studio coordinato dalla Case Western
Reserve University di Cleveland (Usa) e reso disponibile in
pre-print su medRxiv.
La ricerca ha analizzato quasi 580 mila diagnosi di Covid-19
effettuate nel corso del 2021, confrontando gli esiti
dell'infezione nel periodo 'pre-Omicron' con quelli successivi
alla comparsa della nuova variante. Nel complesso, lo studio ha
rilevato un dimezzamento del rischio di ricovero, passato dal
3,95% del periodo di circolazione della variante Delta all'1,75%
di quello di Omicron. Il rischio di visita in pronto soccorso è
sceso dal 15,22% al 4,55%; quello di ricorso alla terapia
intensiva dallo 0,78% allo 0,26%; quello di avere bisogno della
ventilazione meccanica dallo 0,43% allo 0,07%.
Particolarmente rilevanti i dati sui bambini, specie quelli
al di sotto dei 5 anni che attualmente sono l'unica fascia di
età rimasta scoperta dalle vaccinazioni. Anche in questo caso i
dati sono rassicuranti: il rischio di ricovero è un terzo nel
periodo di circolazione di Omicron rispetto a quello in cui era
dominante la variante Delta (0,96% contro il 2,65%); il rischio
di visita in pronto soccorso è passato dal 21,01% di Delta al
3,89% di Omicron. Lo stesso trend è stato osservato nei bambini
e ragazzi più grandi. L'esiguo numero di casi non ha consentito
invece ai ricercatori di trarre conclusioni sulle differenze in
termini di necessità di terapia intensiva e di cure avanzate.
"Nonostante questo risultato incoraggiante, sono necessari
ulteriori studi per monitorare le conseguenze a lungo termine
dell'infezione da Omicron, la sua propensione allo sviluppo di
long-Covid, l'impatto della rapidità della diffusione del virus
e delle mutazione e per capire come i vaccini, i richiami o le
precedenti infezioni possano alterare le risposte cliniche",
avvertono i ricercatori. (ANSA).