(ANSA) - ROMA, 07 DIC - Dal 1998 ad oggi abbiamo assistito
all'avvento di terapie mirate, in grado di agire su obiettivi
molecolari specifici, che hanno permesso di trattare patologie
come la leucemia mieloide cronica e il carcinoma al seno, ma
anche neoplasie difficili da curare, come alcuni tipi di
sarcomi. A spigarlo, durante l'evento Talkin' Minds tenutosi a
Milano, è stata Emanuela Palmerini, medico oncologo dell'Irccs
Istituto Rizzoli di Bologna, inserita da Wired nella classifica
delle '50 persone più influenti nel mondo. "Negli ultimi 20 anni
- racconta - c'è stata una rivoluzione nella diagnosi e nelle
cure, culminata nel paradigma della medicina di precisione: le
terapie agnostiche o 'tumor agnostic of tumor histology' ovvero
farmaci non scelti non in base al sito o organo in cui il tumore
si manifesta, ma alla particolare mutazione genetica che ne
condiziona la risposta".
Originaria della provincia di Urbino, mamma di un bambino di 4
anni e considerata tra i migliori ricercatori a livello mondiale
nel campo dei tumori delle ossa e dei tessuti molli, Palmerini
ha iniziato la sua carriera con l'arrivo a Bologna nel 1994,
mentre fiorivano i primi studi sulla medicina di precisione,
ovvero che tiene conto della variabilità genetica e ambientale
del singolo paziente. Questa ha portato allo sviluppo
dell'oncologia mutazionale, cioè incentrata sullo studio delle
alterazioni genetiche responsabili dello sviluppo di una
neoplasia, a prescindere dalla sua sede. Questi progressi,
spiega all'ANSA, "hanno permesso di identificare nuove forme di
tumori ultra-rari e difficili da curare, come alcuni tipi di
sarcomi" e "sono stati determinati dal cambio di passo nella
velocità del sequenziamento genico dal 2000 a oggi, passato da
2.300 basi (mattoncini che compongono il Dna) al giorno a
miliardi di basi". Ciò permetterà "di disegnare studi clinici
sempre più precisi, eseguendo biopsie per identificare meglio i
pazienti che possano meglio rispondere a una data terapia e
ridurre così l'utilizzo di farmaci inefficaci". Finora l'unico
farmaco agnostico, approvato in Italia è larotrectinib per il
trattamento delle neoplasie caratterizzate da fusione di geni
Ntrk, "ma altri ne arriveranno a breve".
Per i tumori, conclude Palmerini, la parola d'ordine è
collaborazione, e questo vale sia rispetto alla ricerca che in
campo clinico. "Lo dimostra l'attenzione crescente sulla
costituzione, nei principali centri oncologici, dei Molecular
Tumor Board, ovvero strumenti di gestione multidisciplinare
della complessità introdotta dall'oncologia mutazionale".
(ANSA).
