di Adam Hanzelewicz
Saranno cinquemila, provenienti da
oltre 60 paesi, i partecipanti alla 32/a edizione del Forum
Economico di Karpacz, la cosiddetta Davos dell'Est, la più
importante conferenza dell'Europa centro-orientale, in programma
dal 5 al 7 settembre. Il tema di quest'anno della manifestazione
- organizzata dalla Fondazione Istituto per gli Studi Orientali,
in collaborazione con la città di Karpacz e il Voivodato della
Bassa Slesia - è 'I nuovi valori del Vecchio Continente -
L'Europa sull'orlo del cambiamento'.
Organizzato da oltre trent'anni, il Forum Economico è un
luogo di incontro per rappresentanti del mondo della politica,
dell'impresa e della scienza. L'edizione di quest'anno prevede
oltre 400 dibattiti: tra gli argomenti ci sono la sicurezza, la
questione energetica e la politica internazionale. Come negli
anni precedenti, il Forum per la tutela della salute, il Forum
delle Regioni, le imprese e il management e lo sviluppo
sostenibile avranno molto spazio nel programma.
Inoltre, a causa della guerra scatenata dalla Russia contro
l'Ucraina, un posto speciale del programma è dedicato al
percorso ucraino, sotto il nome di Ricostruzione dell'Ucraina. I
panel di discussione riguarderanno il futuro dell'Europa, il
partenariato tra Polonia e Ucraina, il finanziamento della
ricostruzione dell'economia ucraina e l'Ucraina nell'Unione
europea.
Dal 2018 un elemento importante del forum è rappresentato dal
Rapporto sullo stato dell'economia della Polonia e dei paesi
dell'Europa centrale e orientale: si tratta di uno studio
scientifico, preparato dall'ente organizzatore insieme con la
Scuola Economica di Varsavia.
Tornano anche quest'anno i premi per personalità eccezionali
e aziende e organizzazioni meritevoli. Tre le categorie: Uomo
dell'anno, Compagnia dell'anno e Organizzazione non governativa
dell'Europa centrale e orientale.
Annunciata dall'Italia la presenza di un gruppo nutrito di
partecipanti, tra i quali spiccano, l'imprenditore Paolo
Pininfarina, l'ex viceministro agli Esteri Emanuela Claudia Del
Re, il generale Vincenzo Camporini, il segretario generale del
Cnel, Francesco Tufarelli, Paolo Acunzo (Enea) e il docente
delle crypto Giosuè Prezioso.
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