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Ambasciatore Slovenia, la lingua è la chiave per la nazione

Ambasciatore Slovenia, la lingua è la chiave per la nazione

Premiata al Senato la poetessa Cekova Trusgnach

TRIESTE, 10 novembre 2023, 14:14

Redazione ANSA

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- RIPRODUZIONE RISERVATA

"In Slovenia la cultura ha una particolare importanza storica e sociale ed è soprattutto grazie alla cultura e alla nostra lingua comune, lo sloveno, che ci siamo formati e siamo sopravvissuti come nazione", con la Slovenia che rimane uno dei pochi Paesi al mondo, forse l'unico "a celebrare la giornata della cultura come festa nazionale". Lo ha detto oggi l'ambasciatore di Slovenia in Italia, Matjaz Longar, intervenendo a Roma al convegno 'La poesia dell'anima tra lingue locali, confini e libertà', organizzato al Senato su iniziativa di Tatjana Rojc (Pd).
    Momento-chiave dell'iniziativa è stata la premiazione della poetessa in lingua slovena Andreina Cekova Trusgnach, vincitrice del 10/o concorso internazionale di poesia e letteratura 'Giovanni Bertacchi'.
    Gli sloveni si identificano non solo "col territorio, ma con la lingua, che dal sesto secolo definisce la nostra storia", lingua sopravvissuta "al periodo più buio, al fascismo", ma anche "a molti tentativi di denigrarla a cui assistiamo tuttora", ha detto Rojc, che ha posto l'accento sulla "dignità della poesia in lingua o parlata dialettale" e sulla "intensità" del verso "apparentemente semplice ma evocativo e pregnante" di Andreina Cekova Trusgnach.
    La poetessa è uno dei simboli, ha aggiunto Rojc, della cultura delle valli della Benečija, la 'Slavia veneta', intellettuale le cui parole hanno in sé un senso implicito di "libertà e pace" tanto necessario oggi. Poesia, cultura e zone di frontiera che sono concetti ora fondamentali in Europa.
    "Sposo la tesi di Claudio Magris che parla di identità di frontiera, non di confine come finis terrae, mentre in frontiera c'è il termine frons, che ha in sé anche il concetto di apertura verso l'altro", ha sottolineato Rojc.
    Cekova Trusgnach ha ricordato gli anni della sua giovinezza, quando lo sloveno nelle valli del Natisone era messo all'angolo e ha rievocato il lento e difficile processo di rinascita e di conquista dello spazio pubblico della lingua da parte della minoranza.
   

Riproduzione riservata © Copyright ANSA

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